02 settembre 2017

Della natura aggregativa
Stavo cercando di capire bene quello del PIL e non riuscivo. Ma ora dovrei averlo capito.

Il problema era comè che quello del PIL cresce ma tra le pizze i segnali e gli indicatori dei progresso nella miseria sono così abbondanti e concordi?

C'è da dire che a me manca quello del 2007. Secondo i grafici, ma anche ricicciati, quello è l'anno in cui i pizzaioli erano tutti ricchi però io non cero e allora l'aspetto visivo della ricchezza non lo riesco a comparare.
Invece quello della miseria non è solo più facile da vedere mirandolo ogni qualche mese, ma è anche che, pur nettando l'incremento di miseria dalla deindustrializzazione che gli è affine ma distinta, mille e mille indicatori concordano.

Allora quello del PIL, che non lo sto a dire ma con i dati, è che essendo un indicatore aggregativo economico non permette di ricavare sempre e comunque l'impatto di quel fenomeno sociale che è la miseria e nello specifico nella sua forma pizzaiola.

Infatti mentre i fenomeni sociali sono localizzati alle caste e specifici nel loro segno positivo o negativo (cioè è distinto avere la panza piena o vuota), i dati economici aggregativi sono identici anche nei giochi sperequativi a somma zero e non distinguno il burro dai cannoni.

Uno potrebbe chiedersi "ma tanto ci potrà anche essere un qualche ragionamento moraleggiante, ma se i poveri sono più poveri ma i ricchi sono più ricchi allora poi anche i poveri diventeranno ricchi" (cosa che i economisti del filone più umanitario ritengano che possa avvenire agevolmente in un altra vita dei poveri).
O anche, lo stesso di prima, potrebbe chiedersi "ma burro o cannoni comunque creano occupazione e ricchezza, poco importa chi dei due è più utile all'esercito in caso di sconfitta".

Ebbene no, in realità la natura aggregativa nasconde e mescola dati certi con dati ipotetici, crollo di produzione con erosione dei risparmi, sussistenza e dimagrimento con espansione e ingrasso.

Allora è quello la esplicazione del PIL. Non è un indicatore buono per capire tanti degli effetti della deindustrializzazione (per alcuni invece si) per la sua istessa natura che non lo consente.

Comunque resta un indicatore bubbo, anzi

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -