08 maggio 2016

Cautus eroi
"Arguing that you don't care about the right to privacy because you have nothing to hide is no different than saying you don't care about free speech because you have nothing to say"

A memi piacerebbe pensare frasi così mami chiedo se devi essere un'eroe, con tutte le rogne che ciò comporta, perché ti vengano in mente.

In genere la mia risposta a chi dice che nongli interessa la privacità perché non ha niente da nascondere è:
- in genere non rispondo. Questa frase non è un sicuro indice di bubbità (e quindi va tutelata senza replicare) ma può anche essere indice di ignoranza semplice, ignoranza aggravata o difetti generici del comprendonio.
Quindi, nell'incertezza della diagnosi, preferisco aspettare altre frasi per capire bene la situazione.
- ma qualche volta faccio notare che se non curi la tua privacità ti saranno messe cose nelle tasche che ti accusano e tu non capirai neanche comè iniziato il problema.

Però la linea giusta è quella di ragionare sui diritti e capirli nel loro bilanciamento e nella necessità che i vecchi diritti dell'antichità siano integrati con i diritti digitali connessi per quelle caste che ne hanno già bisogno.

Ma cè pure il rischio checchi dice quello della privacità sia bubbo e allora meglio commentare solo con Bubbo! anzi

Troppo bubbo!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -