06 aprile 2016

Questa guerra, non cambiare
Stavo raccogliendo i commentari su quello che mettono le bombe ma in città, con tristezza ma anche per capire come i bubbi reazionano quando ci sono cose cheli sovrastano.

Il commentario generale è che cadauno continua il discorso che comunque farebbe, con una indipendenza dai fatti che magari è anche una protezione mentale.

Quindi le posizioni direi che sono
- tale confessione religiosa e simili: è colpa nostra che non siamo abbastanza buoni;
- sinistra: è colpa nostra che gli abbiamo mandato i aerei
- più a sinistra: ne muoiono più dei loro di quanti ne hanno ammazzato dei nostri;
- destra: sele frontiere erano chiuse non entravano, fanculo;
- più a destra: faculo tutti;
- incerti: sono isolati, vanno integrati, sono 'gnoranti, vanno imparati, e simili variationis;

Altre nonne ho sentite tranne una che è molto diffusa. Intanto cè daddire che deve essere quella più televisiva perché è la diffusione sembra trasversale a tutte le caste anche se è quella meno adatta a sopravvivere al ragionamento anche semplice.

 Sarebbe che "dobbiamo continuare a fare la nostra vita senza paura perché così gli diciamo che è quello che non vogliono" (adesso benebene comè non l'ho capito e non l'ho ricordo, come tutte le cose senza senso).

Allora va osservato che
- i morti, i feriti e tutti quelli direttamente affettati non continuano a fare la loro vita. O mi equivoco?
- la vita di un occidentale è basata sullo shopping e sul divertimento pagato coi soldi. Allora è cambiata o no la vita?
- a loro di noi nonne gniene importa nulla di nulla. A parte taluni malati che possono uccidere senza medicinali molti usano droga o alkohol prima di una strage indiscriminata. Cioè è come se un individuo sano avvesse in modo naturale dei impedimenti ad uccidere. Ma il punto di partenza è quello che il nemico non è umano e quello di arrivo è un po' di sostanze chimiche che i militari usano a manetta. Comunque vuoi per chimica, vuoi per educazione, gli altri sono talmente nulla che possono essere uccisi. Quindi non c'è uno che compara se tu prima prendevi la metro o lo shopping e ora no ed è contento. Capisco che l'individualismo contemporaneo renda inaccettabile ed incomprensibile che uno che ti vuole ammazzare non ti faccia caso ma funziona così.

Da notare anche che cadauno ha elaborato una sua strategia di riduzione del rischio (non prendo la metro, non vado al supermercato, ecc.). Sfortunatamente queste strategie hanno poca utilità (intesa come certezza di non essere ammazzati al prossimo giro). Però opino che sia bene per sanità mentale che uno faccia tutto quello che gli può dare più tranquillità, nonostante l'irrilevanza statistica e strategica.

Io tre solo cose mi paiono corrette e importanti
1) quando sissente di un attentato bisogna quel giorno li starsene a casa e non cercare di condurre la propria vita normalmente;
2) caratteristica del bubbo è che può morire in qualsiasi momento, ma anche di vivere come se non dovesse morire mai. Sarebbe meglio dedicarsi all'essenziale, tanto se per caso avanza tempo è facile buttarlo;
3) a questo giro non ammazzano politicanti e non cercano nessuno che, ragionandoci, ha delle colpe. Meglio non essere troppo buoni ma essere

Troppo bubbi!
- Leggere bubbo rende bubbo, anzi troppo bubbo -