19 novembre 2015

Terrorisimo e individualismo
Tre cose mi hanno chiamato l'attenzione su quello dei terroristi.

1) Il popolaccio ma delle pizze è dimentico, ma del tutto, degli anni passati. Siccome non è probabile un'attacco di mnesia ma collettivo o zaimer ma precocissimo potrebbe essere che il passato è stato riscritto o cancellato ma anche nella dimensione esperienziale propria.
Non è insolito, è possibile una riscrittura che ridicolizza o svaluta quello che hai vissuto e provato ma di persona fino alla sostituzione con una versione distinta o presentata come iscientifica.
Non riuscirò a capirlo meglio anche perché servirebbe un confronto con chi davvero nonnera nato all'epoca dei fatti ma sarebbe bubbo.

L'effetto è che si ripongono le domande ma di base e che si ricredono le balle ma come nuove.

2) E' bubbo come l'individualismo profondo porta anche a volerne fare un soggetto ma interlocutorio. Così nascono pensamenti come "Bisogna andare al cine perché è terroristi vogliono che noi non andiamo" o "E' colpa nostra perché abbiamo bombardato".

Ora quando ci sono parole come "noi" o "nostra" uno potrebbe anche non stare tanto a questionare e va subito alle ultime due parole di questo post.

Ma volendo suddividere il capello in quattro parti, mira, mi spiace dirlo ma i terroristi tu se ne fregano come se fossi una lattina vuota contro cui sparare. O, ma proprio i più accurati e lucidi, ti vedono come un rifiuto che vale anche la pena di spararci.

Che vai al cine o che terroristicamente scarichi le pellicole non interessa, non incide, non influenza e non cambia. Non sei neppure tu, o noi, che bombarda. Seppoi sei più buono o ancora più sommamente [AGGETTIVO], mi spiace, ma non avresti salvato neppure una vita.

E' una struttura che governa ma che non vuoi scegliere, che impone ma che non hai neanche capito di opporti, che ha sempre ragione ma che non gli dai mai torto quella che ha scelto di iniziare a bomabardare. Fin nel 1990.

Così è bubbo mirare che nel fondo dell'indivualismo anche l'altro, anche il terrorista, non è che un riflesso della stessa persona perché non c'è spazio neppure per uno che sene frega.

3) Come quello che si suicida e blocca il treno ma dei pendolari uno dei commentari più critici mi pare quello che hanno ammazzato gente ma a caso. Cioè che se avessero ammazzato gente ma specifica allora era meglio.
Questo era un pensamento comune e una critica comune quando cera quello del terrorismo nelle pizze e infatti quello di ammazzare ma non in ispecifico fu una scelta di [] nella fase che [] perché [].
Allora opino che i mezzi sociali ma contemporanei dovrebbero mettere il servizio per comporre una lista ispecifica, come mezzo per evitare il ripetersi che ammazzano ma a caso.
Io non opino che sia un bene o che sia lunica via, a me basta mirare come ha cambiato di più il mondo il vuvuvu e ne ha ammazzati di più l'automobile che tanti cecchini.
Ma meglio essere ispecifici che casuali e la tecnologia moderna e collaborativa permette di soluzionare quello che i bubbi opinano essere un male molto grande.

Troppo bubbo!
Mira al cecchino!
Assalto delle forze ultraspeciali!
Sparati 5000 colpi!

Morti 3 terroristi. Una suicida. Uno in fuga.

Troppo bubbo!

11 novembre 2015

Lo sforzo e il risultato
Anche io miravo il video che è quasi a nueve milliones che l'hanno visto.

Siccome c'è una canzone che magari è proprietà di qualche amico non lo metto, mi segno solo un disegno senza senso ma che hanno messo sul video probabilmente per facilitare il pigro motore di ricerca e che il disegno sarebbe [일소라] 일반인 고등학생  (però è bello il disegno, magari poi mi esplico come fanno e lo metto anche io, è più bubbo del tag e ugualmente insensato).

Ma quella che canta non è professionale. Forse è una estudiante anche se ha un vestito tipo i cartoni animati che lo escluderebbe e non la più classica divisa imposta dall'apposito mercato per il segmento specifico degli estudianti ribelli e trasgressivi. In definitiva mi sa che è una ma che, essendo un'altra, fa l'attrice.

Il punto però è che, per complesse questioni sociologiche che riguardano i pampini rompipalle, la insegnanza obbligatoria e la limitata quantità di persone intelligenti con una popolazione crescente, è contemporaneo apprezzare lo sforzo anziché riconoscere e valutare solo il risultato.

Per contro Bubboni, forte della sua chiarezza di pensamento, apprezza solo il risultato, dato che se uno è bubbo lo fa bene e senza sforzo. Anzi, sostiene il Bubboni, fare bene ma sforzandosi è segno di scarsa professionalità.

Così il video è bubbo, ma si nota che quella che canta è concentrata, si impegna. Anche quello che suona non si capisce ma a me pare che non stia anche ciattando con il mobile ogni momento, o tirando palline di carta alla bubba che canta, ma è come se suonasse con tutte le diditina e basta! Allora questi sono segni di scarsa professionalità e limitata bubbità.

Mah, forse è davvero una scuola ma di un'altro mondo. O forse è solo troppo bubbo per capirsi, ma davvero

Troppo bubbo!

09 novembre 2015

Teoria della musica moderna
Mi pare che siamo ad un nuovo stadio della progressione della musica contemporanea.

Ricordo quando la musica più suonata al mondo era quella di default di un certo telefonino.
E poi quando il suono mondiale era la notifica di un'altra marca.

Poi miero già annotato di quando la musica imitava le suonerie come modo per attirare l'attenzione, in un bel circolo tra causa ed effetto (la musica diventa suoneria e la suoneria è fatta con la musica) che sembra quello del pollo e della frittata o quello che è.

Ma ora un po' i default non sono così omogenei, un po' le suonerie mi pare abbiano meno mindsharing dell'antichità.

Però la musica di sottofondo, che comque resta a base suoneria, ora sembra sempre una suoneria. Inutile per creare emozioni inconsce o per riempire l'eventuale assenza di senso e messaggi di consumo resta solo la componente di avviso di chiamata.

Dovrei proprio mettermi li a riscrivere le musiche degli antichi correggendo gli errori che, inquanto antichi non evoluzionati e contemporanei, sicuro che facevano a piene mani con le loro ditine grasse.
Solo che non capisco che suono fanno i pallini e che suono fanno poi le linette, ma magari mi guardo poi un corso online e riscrivo i antichi ma senza errori e bubberie. Bubbamente, anzi

Troppo bubbamente!

02 novembre 2015

Per lo scadenziario
Vabbene, nonnero pronto! Così gli ho rifilato due amaretti non scaduti, adatti al bubbo.

Ma il prossimo anno:

- cioccolato ultra-extra-supreme-dark-bubb-bitter al 99.99%. Praticamente prima di si comprimono le mandibole per quanto è amaro e poi ti comprime le meningi per quanto c'è di eccitante. In sintesi resti sveglio una settimana e la sensazione di amaro non ti esce dalla testa.
Il tutto incartato nel cioccolato per pampini extra dolce che sarebbe 2% pasta di burro di impasto di cacao, 98% olio di grasso di animali non identificati + sostanze chimiche che nessuno vorrebbe identificare + coloranti, conservanti e aromi artificiali e sintetici. Non testato su animali, solo sui pampini e ogni milione di euro di ricavi donano una matita a un pampino povero nell'ambito del programma educazionale "dove mettiamo la matita dei poveri gnoranti?".

- paziente raccolta di caramelle scadute dai cestini dei al berghi e delle fiere durante tutto l'anno. Quelle eventualmente non scadute sono conservate per gli anni successivi.

Insomma sè imposto un nuovo demone, è ora di prepararsi.

Troppo bubbo!