04 settembre 2015

Elenco dei segni
Non ho mai pensato che esistesse la possibilità, finanche teorica, di portare con una chiaccherata di qualche minuto uno che midò conto che è impapato della propaganda del partito a considerare che forse lui stesso medesimo ha le sperienza per capire che quello che dice si contraddice.

Però, sentendo tirare fuori la tradizionale lista dei criminali delle scorse ore o, per chi ha più memoria, giorni, cioè la solita lista che inizia con i dipendenti bubbici, i falsi invalidi, i pensionisti, quelli la, quelli dell'ultimo scandalo pubblicizzato e che tipicamente finisce con NOI (non so mai di chi si parla) o TUTTI (vabbè, almeno tutti sono tutti) midò conto cheppoi i segnali della situazione piazzaiola vanno persi. Persi non perché non siano evidenti ma perché, per il partito, non sono da evidenziare.

Unpo' li metto mappoi meli perdo. Allora mene appunto qui ma di quelli più sottili o chemi ricordo ma che sono pizzaioli:

- quello che se uno tutto lavorale non risponde dopo 2 squilli pensi che abbia chiuso
- quello che i negozi hanno accelerato a chiudere ma che in un giorno passano dallinsegna a sivende
- quello che i bubbi cercano di fare da soli dei lavori di dimensioni impossibili. Roba che dovrebbero farle dieci ma che provano dassoli. Pur capendo che è un compito enorme cè un nanismo concettual-imprenditoriale che porta a questa esagerata sopravvalutazione di quello che si può fare incasa
- quello che se anche uno non ha lavoro e ha bisogno può essere così scoraggiato da non voler lavorare o dappoi fare male il lavoro che lo pagano
- quello che i vecchi opinano concon vinzione che se uno
1) che ha studiato
2) che ha voglia e capacità
ma non lavora allora ci deve essere un motivo che non sanno
- quello che restano cartelli palesemente senza senso sia indicativi (tipo zona industriale) sia pubblicitari ma tutti consumati che nessuno nesa rebbe attratto di andarci
- quello che tanti alabano i cuochi ma che non hanno idea di altri lavori contemporaei
- quello che i pampini non sono socializzati al lavoro ma alla precarietà esistenziale
- quello del frattale pervasivo dell'individualismo

Ecco l'ultimo è quello che chi è del partito si ribella che non cè. Non ho capito perché, forse avanzi di tipo di una confessione religiosa ma non riesco a esserne sicuro. Devo capire meglio se esplicare bene i segni dell'individualismo o non usare la parola e provare ad additare gli stessi segni.
Potrebbe essere una parola che la propaganda non permette o essere solo qualcosa di bubbo, anzi di

Troppo bubbo!

P.S.: C'è anche una parola nuova, ma nella lingua delle pizze, che il partito ha insegnato che sarebbe chi dice che nonnè vero che poi, forse appena dopo le lezioni, allora sono di nuovo tutti ricchi. Ma non la riesco a ricordare perché non è logica e oramai l'hanno imparata e non la spiegano più. La prossima volta mela scrivo ma appena la sento.