25 maggio 2014

Macchi li vota?
Dentro della propaganda lettorale del partito non ho visto, sempre guardando poco, grosse novità. Intanto la linea contro il nemico restano tutte, nella speranza che qualcosa arrivi alla nicchia corrispondente. Non cè una pallottola dar gento ma un po' tutto e questo è, dal punto di vista del partito  e dei dei della strategia lettorale, corretto.

Già miero appuntato come un importantissimo appoggio viene dalla razionalità che i bubbi non criminosi cercano di trovare, inventandosela, a fronte dei piani e delle azioni del partito, ma qui è un fattore estrogeno più che un'azione avviata dal partito chepperò ci conta.

Sull'uso della prensa di partito non sose ci sono state novità perché non la miro. Forse cè un po' l'uso della rete basato su chila capisce ma che sia fedele, però non saprei se è una novità o se è stato più intenso o se cè stata una maggiore fedeltà.

Dinuovo ho trovato quello che ora mi appunto e che sarebbe la critica a chi vota il nemico. Cè che l'analisi sui votanti è molto istorica perché ad esempio ho sentito che il nemico lo votano tanto i giovani "tra 18 e 44 anni".

Eterni pampini sociologi difficilmente possono trarre lumi dai dati falsi, ma il punto è il rovesciamento temporale dell'analisi.

Una volta uno vinceva (vincono tutti, ma uno poi di più), e allora dicevano che era colpa dei vecchi perché cera il sole e i giovani non erano andati, dei giovani perché pioveva e i vecchi non volevano bagnarsi o simili acutezze.

Ora invece i fedeli del partito vanno a vedere chi vota il nemico e chi è chelo vota? Falsi invalidi, panciafichisti, disfattisti e debosciati vari, populisti naziseparatisti, vaffanculisti e altri presi dal catalogo dei nemici patrii che il partito sfoglia sempre volentieri.

Il fedele però poi non richiude il pensamento. Chi cè dall'altra parte?
Ma la domanda giusta è quanam sunt bubbis?

Troppo bubbo!