11 settembre 2013

Troppo buono!
Adesso che pare che quello della guerra sia su una via meno peggiore mene sono contento. Non è ancora il "immagina che scoppiasse la guerra e che nessuno ci andasse" ma è abbastanza vicino, pare.

Qualche appunto prima della prossima:

- ancora una volta miro che essere o considerarsi "pacifisti" è una cretinata solenne. Sono e resto "antimilitarista" che è anche il motivo per cui non posso che essere contro il Partito, la mafia, il capo dei capi dei venditori d'armi assassine e tutto. Bisogna diffidare di ciò che non ha il contrario e siccome "guerrista" non cè allora "pacifista" è sospetto e, infatti, è ambiguissimo e pericoloso.

- le leggi del markti ideologico impongono di non essere mai contro o anti ma sempre pro. Così i antiabortisti sono diventati, ipso legis, prolife. Solo che sono anche proguerre di pace ma il nome attuale farebbe pensare il contrario! Alle volte le leggi del marketi sono davvero spietate.

- miravo ai volantini contro la prima guerra del 1991 e ammè che tanto molestano le ripetizioni e il già detto non posso che complimentarmici. Era tutto già detto e anche bene. L'europ* fortezza e assassina, che bisogna subito bloccare il commercio di armi verso le zone di guerra, che avrebbero perso tutti e ucciso molti con la banale scusa della pace e tutto. Però di diverso e grosso cè la speranza.
Allora, forti dell'esperienza che la reina del neoliberismo con la guerra aveva risolto i suoi problemi elettorali i politicanti erano speranzosi che la guerra di pace era utile. Poi quello che era stato rieletto aveva rafforzato questa speranza: qualche migliaio di morti, qualche milione di bandiere, qualche miliardo agli amici e anche un cane poteva governare acclamato e ben propagandato. Ora però qualuque politicante globalizzato sa che non funziona più: la guerra di pace non rende lettoralmente e così, tutto sommato nel giro di poco, sono tornati alle grosse opere o ai giochi delle mafie internazionali.
Così la fine della speranza è un bel risultato che ha pesato tantissimo.

- sono andato che non davano da mangiare e tutto. Mi aspettavo che fosse una cosa laica, o almeno davvero aperta a chi ha valori anche non religiosi (anche perchè quelli religiosi, solo tra le pizze e solo una confessione, sarebbero 17 milioni l'anno per "religiosi" militarizzati...). Invece era solo per quelli ma di più di una religione e già è qualcosa ma poco. Comunque il problema è la chiarezza di pensamento. A loro parrà incredibile ma la guerra (e tanto più quella attuale) non dipende da quanto sono buono o pentito io. Dipende da quanto è assassino il capo dei capi dei commercianti d'armi e un suo ex-amico che crede tanto nel valore della stabilità politica. In altri termini se io fossi tre volte più buono (che è impossibile, ma è per esplicare) la guerra la farebbero lo stesso. Se quelli di cui sopra fossero l'un per cento meno criminali nessuno morirebbe di fame in tutto il pianeta e oltre.

- hanno chiesto alla rispettiva massa di divinità praticamente di tutto e sempre dicendone quello che opinano ne sia il nome giusto e MAI, MAI, hanno pronunciato il nome dei soliti assassini che poi sarebbero, e lo dico senza timore, [NOME E COGNOME] e [NOME1 e COGNOME1]. Eppure la legge dei demoni è chiara: chi ne dici il nome lo controlli, chi nonne dici (o nonne sai) il nome ti domina.
Nonnho capito se giocavano ai piccoli diplomatici occosa ma cambiare per loro sarà difficilissimo come, dico per dire che è difficilissimo, passare dentro una go.

Così riassumendo è bellissimo vedere i pennivendoli e la propaganda che non fa in tempo a risintonizzarsi sul capo, le nazioni suddite che non sanno quale demone onorare di più e che le armi uccidono meno del solito.

Sarebbe più bello vedere altro, ma intanto anche io mi godo che la democrazia sarebbe la scelta tra due criminali assassini quando, almeno un po' devono rinviare la tradizionale festa a base di sangue altrui.

Troppo bubbo!