11 giugno 2013

Massè ci fosse?
Anche io mi appunto di quello delle lezioni e del comico e tutto.

- La campagna del Partito dopo che si è ricomposto è stata di provare un po' di tutto, ma una via che sembra piacere è quella che il comico è inutile perché non si è leato e allora non fa nulla. E' un'idea semplice, facile da comunicare ed impossibile da confutare, funziona.
Se fosse stata l'unica propagandata mi sarei chiesto chi era il genio che laveva pensata ma siccome è stata una tra mille allora era che le stavano provando un po' tutte e un po' ne toglie i pregi.

- E' vero che il nodo di chi aggreghi se non vuoi il Partito, ma davvero, è difficilissimo. Opino che il comico abbia fatto il meglio che si poteva, ma i meccanismi di chi ci va non possono permettere molto di meglio e questo è poco. E' bubbo che i farabutti abbiano un modo di aggregarsi e di relazionarsi buono mentre i civili (non dico quelli del comico ma tutti) non riescano a relazionarsi per motivi strutturali e di carenza di fine. Sono frattaglie dell'individualismo e della società pizzaiola senza futuro che si contrappongono ai grandi valori della famiglia e delle amicizie. Chiaro di perde, difficile che non perda.

- Il fatto che i votanti scendano, come dice il Partito, non gniene frega nulla a nessuno. Non a chi non vota, che sene frega, non a chi è letto, che sene frega tanto è li.

- Comunque ora è giusto farla pagarare carissima ai lettori che hanno, ancora una volta, scontentato tutti. Meno male che in una democratura lisi può bastonare ben bene ma senza i clamori.

- Maggioritario e disintegrazione sociale sono tristemente riassunti nella solita frase che raduna e compatta i politicanti di mezzo mondo: "Non c'è alternativa".

E qui che mi chiedo. Ma l'hanno imparata in occasioni formali per politicanti europe* oppure è come quei slogan che tanto piacciono cheppoi tutti (in nazioni diverse e tutto) lo dicono credendo pure di averlo pensato ma loro?

Troppo bubbo!