11 marzo 2013

In nomine solutionis
E' interessante mirare alle "discussioni" sulla questione politica delle pizze.
In realtà cè pochissima discussione, grassomodo gli uni ripropongono slogan assolutamente indiscutibili tipo "finiamo come i mangiatori di olive", "populismo", "non si può uscire dall'europ*" o "i parlamentari del comico sono tutti bubbi".
Gli altri provano a dire qualcosa ma senza nessun esito o senza suscitare un qualsiasi tentantivo di discutere come bubbi liberi, senza slogan.

Inoltre cè una violenza fortissima ed insolita contro i parlamentari. E' una forte variazione della propaganda che finora chiamava "onorevole" il condannato con sentenza definitiva per cose tipo "gestione dei collegamenti con la mafia" o il tradizionale corruzione.

Ma ha ragione il partito o no? Questo stile di propaganda può servire per far accettare il farabutto che vorrebbe come president* o il saccheggio liberista e contemporaneamente guadagnare alle prossime lezioni?

Per il momento direi di no. Mi pare che il partito si muova con più violenza ma non con più impegno. Dopotutto se erano così capaci di convincere potevano anche vincere senza tante storie e invece sono andati decisamente male.

Tuttavia un punto saldo hanno e mi diverte vederlo sempre al suo posto. Il partito è di sinistra. Ok, non hanno la tuta come dice il libro, ma pensare che siano, che siano stati o che vorrebbero essere di sinistra è davvero raro.

Le definizioni sono complesse e historiche ma grossomodo si può ritenere che la sinistra non possa essere anche liberista (soprattutto nella teoria del mandarinato tecnocratico tanto caro al noto idiota e ai suoi amici), razzista (perché è sempre internazionalista) e tutta intenta a favorire la concentrazione di ricchezza (comunque si definiscano le classi povere la sinistra tenderebbe alla distribuzione della richezza).

Poi uno mira ai campi di concentramento, alle botte ai noTAV, ai soldi alle banche scrupolosamente votati perché non cè alternativa, alle condanne, alle omissioni, al rispetto delle amicizie e dei valori della famiglia e dovrebbe constatare se la cosa è occasionale o sistemica e trarre le conclusioni.

E invece no. Nomine domina substantias!

Troppo bubbo!