05 settembre 2012

Recensio libris "Mi hijo era de ETA"
Che uno si compri o legga un libro perché lo dice Bubboni sarebbe una bubberia, ma mi voglio appuntare bene di questo libro che c'è il frammento qui scaricabile ma con un po' di pena (non mi dò conto se uno che non è fluente nei temi e nella lingua delle tapas lo potrebbe leggere ma tanto vale metterlo).

Il libro è stato scritto perché un padre, che è stato "gobernador civil de Guipúzcoa entre 1987 y 1990" (diciamo Prefetto di una province basche dal 1987 al 1990), vuole ricontattare in questo modo suo figlio che è passato nella clandestinità ed è nascosto all'estero.

Però il libro ha quattro punti che lo rendono davvero interessante e da leggere, proprio oggi che, tra le pizze, non si può escludere che possano saltar fuori dei "problemi". Inoltre sono questi che spesso lo dico e che mi sembrano importantissime.

1) nessuna ideologia può giustificare l'assassinio di altri esseri umani. Mai. Senza eccezioni.
2) le autorità di una nazione democratica non possono torturare i sospettati o i condannati. Mai. Senza eccezioni.
3) l'azione dei terroristi contamina il tessuto sociale in modo terribile (è uno dei temi che viene sottovalutato da quelli che non condannano troppo la violenza ma neanche la sostengono). Il libro parla dell'isolamento delle vittime ("qualcosa avrà fatto" è il commento delle persone "normali" quando viene ammazzata una persona altrettanto "normale") ed è uno degli aspetti più devastanti nel lungo termine.
4) il terrorismo si basa su una massa di denaro enorme, che permette ai vertici di soluzionare tanti problemi della vita comune senza sbattersi per lavorare o per pagare le bollette. E c'è (questo il libro non lo evidenzia, dà per buono il comunicato di fine della violenza) sempre qualcuno a cui interessa continuare o pattare una reiserzione ben ben remunerarta.

Così ho pensato che chiedo se vogliono che lo traduca nella lingua delle pizze o in latino bubboniano. Tra le pizze la propaganda internazionale è sempre forte, magari aggiungendo un po' di note qualcuno capirebbe meglio le cose. Forse anche in riferimento ad altri conflitti armati in corso e a quelli prossimi.

Inoltre c'è bello il tema di comunicazione tra un padre e un figlio, ma io nonne sono specialista ma credo che piaccia al pubblico bubbo, anzi

Troppo bubbo!