25 agosto 2012

La sintesi
Al bubbo contemporaneo piace la sintesi minimalista, forse perché dà l'idea di essere facilmente comprensibile, forse per la ricerca eterna di quella vitina o di quella procedura che, se girata o attuata, soluzionerebbe tutti i problemi.

Eppure negli scenari dove questo metodo di cercare la sintesi sarebbe buono spesso non si usa, bubbamente e quivi melo appunto.

Il metodo sarebbe quello di vedere i frutti per capire l'albero. Ad esempio anche io, che non sono agricolo, se vedo, chessò, dei tigli freschi che pendono da un albero capisco subito che quell'albero è un tiglio!

Il caso mi veniva perché leggevo un articolo di uno che criticava i prenditori pizzaioli che non è vero quello del costo del lavoro che è alto e che sono tutte scuse per non innovare e fare i prenditori moderni come gli esteri.

E' un articolo superficiale e non vale la pena di mirarlo ma non sarebbe meglio ragionare al contrario, mirando ai frutti? Tra le pizze è in corso la deindustrializzazione, oramai si vede anche se uno non è acutissimo o se vive in zone mai industrializzate. Gli investimenti esteri sono crollati e così tutti i parametri beneomale relazionati.

Ora, se uno proprio non è di quelli vecchi che mirano ai ristoranti sempre pieni (considerando la mensa di carità un ristorante), i frutti avranno una pianta che sono attaccati? E questa pianta è che sono tutti stupidi da dopo che erano tutti furbi?

Le cose grosse ci vuole il tempo e lo sforzo di tanti. Se uno mira al livello di innovazione dei passati pizzaioli e lo confronta con la deindustrializzazione si dà subito conto di quanto sforzo è stato fatto per arrivarci e non si può liquidare che sono i prenditori ottusi.

Dopotutto distruggere un tessuto produttivo e culturale ha richiesto lo stesso impegno necessario per crearlo, solo alla rovescia.

Troppo bubbo!