10 giugno 2012

Web volant, charta fugit
E' bubbo quello che dice qui su quello dei periodici ma di carta.
Siccome è un tema contemporaneo ma di adesso e che spesso ritorna manomano che cambia mi segno i appunti e la risposta. Anche sapendo che poi cambierà ancora e anche la risposta.

Intanto ci vanno due belle premesse:
- una, ma che non ho ancora finito di leggere, è questa;
- e l'altra è qui che parla principalmente della TV e del suo declino ma lo schema di ragionamento è corretto anche per i periodici.

Ma perché, bubbamente, i periodici ma di carta declinano?

La risposta è:
1) perché sono di carta;
2) perché sono periodici contemporanei.

Dettagliato sarebbe:
1) Con l'evoluzione dei display e l'invecchiamento del popolaccio affluente i schermi sono migliori della carta e risolvono il problema di cambio del font che tanto interessa ai vecchiardi. La carta ha tanti difetti e i pregi cerano quando l'alternativa era lo schermo che pesava ed era spesso e la rete lenta e i computer fatti di pietra e ossa di dinosauro, ma ora coi tablet i pregi non ci sono più;
2) Per via dei meccanismi che i periodisti sono ragazzini pagati poco e che è più redditizio copiare i comunicati governativi che vedere-capire-scrivere i periodici (pizzaioli) sono sempre più indistinti ed indistinguibili.
Cioè hanno ridotto i costi ma tutti e tutti nello stesso modo, diventando uguali e avendo tutti gli stessi difetti contemporaneamente.
Questo fa si che l'acquisto integrale non abbia senso, dato che la più parte delle cose l'hanno copiata tutti dalle stesse fonti (senza citarle), allo stesso modo, e senza aggiungere valore rispetto a quello che si trova sul web e che qualcuno ha interesse di diffondere.
Sarebbe come comprarsi (e vendere) una raccolta di 100 favole scopiazzate, quando al più tene interessa 1 ma originale.
Quindi il periodico contemporaneo aggiunge troppo poco valore all'accesso Internet (anche fatto dal bubbo pizzaiolo) per essere meritevole di acquisto.
Inoltre la rete ha reso troppo evidente i limiti del periodico. E' vero che uno cerca sempre e comunque la conferma ai propri pregiudizi (anche in rete), ma chiunque (perquanto bubbo) ha fatto l'esperienza di vedere che il periodico non la conta giusta o si limita a commentare materiali (video) che però sulla carta non ci possono essere e sul sito sì.
Questa perdita di senso e di credibilità non è sanabile neppure dalla versione web del medesimo periodico. Tuttavia il bubbo, essendo bubbo, rimarrà ancora un po' sulla versione web del periodico ma l'alternativa è solo "one click hawaii".

Poi ci sarebbero da considera le nicchie, che leggono la prensa internazionale e non gli interessa la carta, che vivono e viaggiano leggeri, che orientano diversamente la propria spesa e tutto e che percentualmente sono rilevanti per un prodotto di nicchia come il periodico.

Comunque lo sforzo di tutti i stati democratici per censurare il web e non la stampa ma di carta dà la misura del declino e delle sue ragioni sul piano dei contenuti.

Troppo bubbo!