26 maggio 2012

Recensio libris
Quello di opinare dei libri mi pare sempre bubbo, anche perché nessuno si fia di come un bubbo capisce le cose ed è questa inutilità totale quella che sempre cerco per la sua associata leggerezza che puoi fare bene o male macché tanto è uguale (è quello che i studiosi chiamano "principio di responsabilità del bubbo").

Quivi opino che il libro "Cómo no ser una drama mamá", che poi sarebbe che hanno stampato ma su carta il blog che era qui va che lo rifanno anche nella lingua delle pizze, magari anche senza dire che veniva dalle tapas.

Il libro, come il blog che poi sarebbe quello che hanno stampato ma più dettagliato, è divertito e permette di capire delle cose delle tapas che sono tipiche (e che io sempre cerco come acqua fresca nella secchezza della globalizzazione). Una, ad esempio, che già avevo riscontro è che studiano i fiumi. Ma tutti. A memi pare raro, perché quando capita di vedere un fiume e chiedi a uno che è di li che fiume è ci sono due possibilità:
- lo sa, ti dice chessò "E' il bubbuzamaro" e tu tanto non sai se è vero, dove va, da dove viene e che città attraversa;
- non lo sa e tanto neanche tu sai se è vero, dove va, da dove viene e che città attraversa.
E invece loro, oltre alla preiostoria, quello dei fiumi lo sanno.

A memi pare proprio raro, e chissà  che che i pizzaioli sanno poi loro non sanno. Ma parlo di cultura diffusa, che se fosse per la teoria delle cose che si sanno l'enciclopedia libera neanche uno ci andava.

Comuque voglio proprio vedere se poi arriva tra le pizze quello della drama mamá e se arriva ma di nascosto, o se la sudditanza dei 'mericani limita la circolazione da altre nazioni. Comunque sarà bubbo, anzi
 
Troppo bubbo!