12 marzo 2012

Il giardino di tutti
Mentre va aprezzata la fedeltà al partito di chi ne dipende e di come le minacce che funzionano riducono il livello di clamore e dignità, è bello vedere che la lotta noTAV è capita come riassuntiva di tutta la distanza tra i principi e i sudditi.

Ovunque si dice a quanti centimetri di TAV corrispondono le cose tipo le pensioni, le scuole, Internet e tutto. E' un modo per mettere le mani sui comandi, dire che si è capito che una massa di soldi potrebbe anche essere usata bene, per tutti, e non solo rubata dal partito (che poi magari gliela rubano a sua volta).

Anche da notare una cosa inspiegabile. Ho riscontro che milioni di pizzaioli sono stati seriamente influenzati che l'ha detto la TV e che ora sono perlomeno dubbiosi sulla propaganda. Non riesco a capire il livello di confusione mentale necessario, chissà come si capiscono anche le altre cose del mondo se uno poi impara che lo dice la TV, ma comunque è meglio che niente.
Perché poi vale che se uno non crede un po' alla propaganda tutto crolla, non cè la via di mezzo e tutto il blabla ufficiale successivo risulta sempre più falso e sempre più soffocante.

Ma io preferivo la soluzione nascosta, che il partito poi rubava da qualche altra parte senza distruggere e tirare architetti e cemento sulla popolazione inerme. E invece ora è tutto chiaro e la posta è sempre più alta. Sarebbe meglio se uno gliene importasse delle pizze, ma per me era meglio se non si vedeva tanto, se non si capiva troppo il tipo di scontro e più facile che finisse bene: gliuni coi soldi rubati, glialtri con il territorio.

Troppo bubbo!