25 febbraio 2012

De bello crisis
Oramai che anche i media dicono che cè la crisis financiera è bubbo vedere come iniziano a emergere i punti buoni della crisi. E' un po' come se tutti iniziassero ad adottare quella prospettiva di Bubboni che sempre vede il bello nelle cose che succedono e di cui si dà conto, perché lato buono deve esserci ad ogni costo e, a ben guardare, cè.

Già quando la crisi cera solo nelle nazioni che si poteva dire mi ero appuntato che i consumi stavano migliorando, con meno benzina e anche un po' meno di materiale bellico (poi aumentato come prezzi e spesa delle nazioni più suddite; del resto non avrebbe senso la vittoria del liberismo e della democrazia se il consumo bellico diminuisse!) e anche meno guerre di pace esclusivamente per via dei costi economici immediati (del resto se gli amici ricevono già tutti i soldi disponibili e il maggioritario è stabile e diffuso non si vede a cosa dovrebbero servire ulteriori guerre di pace).

Ora miravo che gli studi indicano anche un forte cambio del consumo dei bubbini pizzaioli:
- meno chucherías, in particolare quelle che vendono vicino alle casse;
- meno caffé al bar e più colazione a casa;
- meno prodotti "di marca" e più di marche proprie;
- meno spreco di cibo che finisce nella spazzatura scaduto;
- meno carne e più ova;
e dulcius in fundum
- meno pampini rompipall* al supermercato perché si lagnano che vogliono i prodotti e glieli compravano.

Anche meno 2x3 perché i bubbini vogliono spendere meno in tante volte e non fare grosse spese nei supermercati che ci va la macchina (e la benzina).


E proprio come le aziende. Cambiano direzione solo quando sbattono contro il muro, ma assolutamente mai perché sarebbe necessario per non sbattere.

Però queste cose sono come quello delle sigarette che poi ridotto il consumo i bubbi non muoiono più. E allora cambiato il consumo poi non credo che ritorni come prima, perché l'esperienza si stabilizza. Fino a quando anche questa soglia di consumo non basta più a fronte della crisis che è una condizione bella e propria dell'economia liberista.

Così tutti sono contenti. I bubbini perché si fanno bastare le risorse, i principi perché ne portano via sempre di più, e anche Bubboni perché non ci sono i pampini rompipall* al supermercato.

Troppo bubbo!