01 dicembre 2011

Misuratore di bubbità
Nelle migliori scuole, che hanno esperienza, non è il maestro che fa le domande ma sono gli allievi.

E riflessionavo che dalle domande degli allievi si può capire il livello molto più che se gli allievi dovessero rispondere alle domande del maestro. Anche perché le risposte possono anche essere sul libro o nella rete (= cioè rese falsamente e temporaneamente inaccessibili) ma le domande è davvero difficile, se non impossibile, copiarle o fingerle.

E anche la bubbità si vede bene dalle domande al maestro.
Infatti una e una sola è la domanda del bubbo al maestro, per tutte le insegnanze e per tutti i livelli.

"Posso andare in bagno?"

Troppo bubbo!

P.S.: Metto qui nascosta la cosa furba che uno pensava che l'appunto era finito e invece era qui. La tecnica delle domande non ha nessun senso se non si definisce prima cosa si vuole che sia imparato e, un po', anche perché. Cioè se l'insegnanza della cosa non ha senso non è che cambiare il modo di misurare la bubbità degli allievi risolva il problema mettendo del senso che non cè.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

come la carta bella delle cose inutili! Non è che migliorino eh, diventano solo Molto Bubbe:)

5/12/11 17:32  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Sich est!

6/12/11 10:43  
Anonymous Anonimo said...

bubbitatis imperat!

7/12/11 14:19  

Posta un commento

<< Home