01 dicembre 2011

Giustopposti
Oggi ascoltavo, ma di nascosto, con le frequenze dirette e non con la rete, la radio che si oppone delle pizze. Cè tante cose di bello, che la musica non è quella dei bubbi ricchi che la piratano (ma alle volte è terribile uguale), che parlano del carcere ma non per dire che ci devono andare di più, che compaiono anche le nazioni che non compaiono e che sono contro la TAV e le grosse opere mafiose (sui tre assi tradizionali della mafia: cemento, rifiuti, bonifica dai rifiuti).
Altre cose non sono buone, tipo la confusione mentale totale sui temi economici, sull'ETA e altre bubberie.

E cerano due notizie che da sole sono bubbe ma insieme sono molto più bubbe e che uno non le capisce.

Uno che leggevano di quello che è andato a suicidarsi ma non perché stava male di salute. E' una storia con tante cose bubbe da dire e da riflessionare, perché uno un po' capisce il dolore e che però non tutti possono scegliere nei posti arretrati e selvaggi, e tante tante cose.

L'altro era che si opponevano a uno sfratto e dicevano dovera e di andare perché non fosse eseguito. Quello degli sfratti è una cosa complessa, perché è un po' la trappola bubba dell'urgenza e del ragionamento politico.
La soluzione sarebbe che lo stato non fosse schiavo del neoliberismo e posse costruire case per chi le necessita a prezzo non di mercato. Ma nello stato neoliberista è assolutamente vietato anche pensarlo e quindi chi non può pagare perché diventa povero è democraticamente e costituzionalmente mandato per strada (se non fosse che è reato dormirci), così tutti sono contenti e la legge è rispettata anche se non è rispettabile.
Però bloccare gli sfratti assicura che la disponibilità di case in affitto si riduca, e di qui la trappola dell'urgenza in cui è facile cadere mani e piedi legati.
Comunque quello di andare a opporsi ad uno sfatto (che non è il proprio) credo che sia una delle cose più altruiste che si possono immaginare e qualcuno era già li e altri sono andati eppoi hanno accettato di rinviare fino a inizio gennaio che magari viene che portano i regali e riescono a pagare l'affitto dinuovo o a trovare unaltra casa.

E così la bubbità è nel mettere vicine le cose, ma non per accusare il bubbo ma perché un po' mi resta l'idea che occuparsi dei problemi altrui non è un modo per risolvere i propri ma magari per non farci tanto caso forse sì.

Troppo bubbo!