17 novembre 2011

A cura del suo tempo
Tra le fatiche, ma lievi, letterali di quelli, come Bubboni, dei bes selle cè quello della cura e del suo tempo.

"A cura di" e "Bubboni e il suo tempo" sono tra le formule più minacciose e pigre per chi usufruisce dell'arte altrui, ad esempio di Bubboni.

"A cura di" sarebbe che si ricopiano i bookmark, si scrive un introduzione, due testi bellini che si ricorda qualcuno evvia il libro è fatto e con una firma di bes selle è sicuro che si vende. Tanto non è cheppoi sia da leggere e comunque non è proprio "di" ma "a cura di". Ah, quanta cura!

Ma io non volevo neanche fare quello di "a cura di" e ci sto ancora riflessionando. Però un po' mi ha convinto questo che ascoltavo


Che non lo dice ma è di Boris Vian. Per ovvi motivi, che magari poi uno lo clicca ma non è tra i mangiatori di sciroppo d'acero, non mimetto i link e i testi ma è l'autore di canzoni come quella del disertore (censurata tra i formaggi fino agli anni 60!) e di libri che non lo sapevo ma lo accusano di fare delle parole nuove. Insomma a parte la canzone del disertore nonne sapevo nulla, mami pare che ci ritroviamo e che starebbe bene un po' anche come umile omaggio a Bubboni da parte di un passato che non conoscevo ma che forse è in quello che poi sarebbe stato il grande Bubboni.

Invece su "Bubboni e il suo tempo" ho meno dubbi. Non lo faccio che poi sarebbe che cè un disegno di Bubboni ma originale e 100 quadri di Bubbazzi, Bubbineri, Bubbaccini e altri mai sentiti in vita mia. Anche perché, come un po' sarebbe anche quello della poesia nel video, per fare il "suo tempo" è meglio aver fatto il proprio tempo e ora proprio non ho tempo per queste cose.

Troppo bubbo!