30 novembre 2011

Al fondo al fondo
E' un po' che vedo che le pellicole poi mettono al fondo al fondo delle scene, come i cartoni oppure che hanno tagliato o anche che completano la historia. Ma proprio al fondo al fondo che magari uno non lo vede oppure aspetta aspetta eppoi cè solo di non copiare la pellicola ma scritto piccolopiccolo.

L'idea però mi piace di mettere delle cose ma dopo, come disegnare un bubbino nella cornice del quadro o dipingere l'interno di una brocca che non si vede fuori ma solo dentro.

E' un po' come cercare di superare il confine dell'opera, come voler andare su un campo diverso da quello previsto dalla forma scelta. Come se 2 ore di pellicola non bastassero per espressare tutto, o la tela fosse rimasta un po' corta e un bubbino in più non ci stava o la brocca non era tanto grande per dipingerla tutta ma fuori che si vede.

Allora anche io magari negli appunti poi ci metto delle cose ma furbissime però infondo infondo e uno non lo vede.

Così è un modo per andare oltre al bubbità delle cose, ma senza che si veda.

Troppo bubbo!

[Ecco, qui ci sarebbero delle cose furbe ma adesso non mi passano per la testa. Però poi magari le metto, ma tanto furbe anche se non si vedono.]

26 novembre 2011

Con le ore contabili
Sono contento, bubbamente, di vedere che si parla (di nascosto) dell'ipotesi di fine dell'euro. La propaganda che hanno usato per imporlo era così stupida ed intensa, così grossolana e falsa, così bubba e bubbi, che il fatto che gli analisti siano tutti lì a simularne la fine mi pare più che bello, giusto.

Era facile prevedere che finiva male (perché comunque è finito, se non crolla verrà smontato pezzo a pezzo e comunque non può avere nessun futuro) perché l'eccesso di stupidità si manifesta a me con un indicatore inequivoco che è la mancanza di previsione che possa andare male.

Se non è stato pensato il piano B non esiste neppure un vero piano A, ma solo un azzardo che qualcuno pagherà carissimo e una propaganda ad usum bubbini.

Questo vale per gli euri, come valse per la cossuttazione europe* e vale sempre per le guerre di pace.

Poi è chiaro che, sul piano pratico, sono tra quelli che pagheranno l'azzardo e spero che il clamore che si leverà ogni volta che qualcuno va a buttare un pacchettino di spazzatura non mi turbi il sonno, ma la fine di una propaganda bubba è sempre una cosa bubba, anzi

Troppo bubba!

25 novembre 2011

Due lati della stessa porta
Anche ai periodici delle tapas mi trovo a vedere che sono poco precisi.

Pare che l'agenda del rey non abbia subito variazioni a seguito del tremendo portazo che gli ha dato un valletto e che l'ha lasciato con un occhio vistosamente nero.

Ma l'agenda del valletto?

Troppo bubbo!

24 novembre 2011

Dentro e fuori
Una delle cose che ci saranno di sicuro in un ragionamento di superamento del carcere è quello della richiesta di perdono, cioè di darsi conto del male. Anche se darsi conto dopo averlo fatto ha dei limiti che vanno considerati benebene.

Io non è che miri tanto ai periodici pizzaioli neanche adesso che mi sono un po' ripreso ma qualcosa più del solito lo leggo per non fare altro, ma non ho visto chene parlavano di quella che era dell'ETA ma che ha chiesto perdono (mi pare che sia accusata e condannata per essere coinvolta in oltre 20 assassini).

"Era" dell'ETA perché l'hanno quindi esplusata dall'organizzazione e quelli in carcere non devono parlarle più e altre cose.

La cosa mi pare abbia tanti aspetti di riflessione a seconda del livello di distrazione sul tema, a partire da "ma non era finito che cera l'ETA?", mami sarebbe piaciuto vedere come si barcamenavano tra propaganda sul carcere e richiesta di perdono. E' vero che lo volevo vedere solo perché alle volte capitano delle cose che la solita visione pizzaiola non permette di allineare bene al pregiudizio e alla propaganda e i risultati sono inevitabilmente ridicoli.

Comuque una espressione di perdono, anche se non so se è tutto un percorso, è un bel segno. Come uno che diserta o una manfestazione che li picchiano ma non picchiano.
Bello ma anche un po' bubbo, e ti lascia sentire tutto

Troppo bubbo!
Fines librum
Hanno trovato una furgoneta con più di 20 morti ammazzati (così piena ci metteranno un po' a contarli immagino).

Il periodico fa nota scrupolosamente che il fatto si produce giusto prima della 25 edizione della Feria Internacional del Libro.

Mah. Forse non avevo fatto caso che la prima edizione della fiera cera una furgoneta con 1 morto ammazzato, la seconda una furgoneta con 2 morti, ecc. ma se così è meglio smetterla subito con queste fiere!

Troppo bubbo!

23 novembre 2011

Dal nulla
I scienziati  hanno fatto saltar fuori dei fotoni dal vuoto semplicemente muovendo ma prestopresto uno specchio quantico.

Se i scienziati facesso anche saltar fuori dal vuoto i specchi quantici sarebbe davvero una scoperta!

Troppo bubbo!
Retoricus cartentia
Similitatis Bubbonis dormiva con l'influenza mi pare che la retorica sia un po' dormendo, forse in attesa di preparare un nuovo colpo. Mi appunto la mia ipotesi prima dei fatti.

Comè noto la retorica è globale, così tra le pizze, le tapas o, per alcuni aspetti anche le olive, avevano propagandato quello che cambiando governo i due indicatori che la propaganda aveva selezionato sarebbero subito cambiati e tutti sarebbero stati contenti, ricchi e fiduciosi e anche a lavorare.

Non è successo, dato che assolutamente nulla è cambiato dei motivi veri per cui gli indicatori sono quellli, e sono motivi che, e qui il lato bubbo, manovra lo stesso che gestisce la propaganda.

Mi aspetto che il saccheggio prossimo e soprattutto le regalie alle banche di affari (tra le pizze, aziende) e no (palazzi e terreni) poi cambieranno gli indici e allora la propaganda riprenderà a strombazzare il grande successo delle misure.

Però ora cè un pezzo che non cambiano gli indici (e le cause che li agitano non possono cambiare pena compromettere il saccheggio stesso) e ci sono già i rapinatori bancari e neoliberisti in potere (tra le tapas no, ed è un vantaggio per la loro propaganda).

Forse sarà bene accusare tutti di non essere abbastanza patrii? Non so, mami pare bubbo, anzi

Troppo bubbo!

17 novembre 2011

A cura del suo tempo
Tra le fatiche, ma lievi, letterali di quelli, come Bubboni, dei bes selle cè quello della cura e del suo tempo.

"A cura di" e "Bubboni e il suo tempo" sono tra le formule più minacciose e pigre per chi usufruisce dell'arte altrui, ad esempio di Bubboni.

"A cura di" sarebbe che si ricopiano i bookmark, si scrive un introduzione, due testi bellini che si ricorda qualcuno evvia il libro è fatto e con una firma di bes selle è sicuro che si vende. Tanto non è cheppoi sia da leggere e comunque non è proprio "di" ma "a cura di". Ah, quanta cura!

Ma io non volevo neanche fare quello di "a cura di" e ci sto ancora riflessionando. Però un po' mi ha convinto questo che ascoltavo


Che non lo dice ma è di Boris Vian. Per ovvi motivi, che magari poi uno lo clicca ma non è tra i mangiatori di sciroppo d'acero, non mimetto i link e i testi ma è l'autore di canzoni come quella del disertore (censurata tra i formaggi fino agli anni 60!) e di libri che non lo sapevo ma lo accusano di fare delle parole nuove. Insomma a parte la canzone del disertore nonne sapevo nulla, mami pare che ci ritroviamo e che starebbe bene un po' anche come umile omaggio a Bubboni da parte di un passato che non conoscevo ma che forse è in quello che poi sarebbe stato il grande Bubboni.

Invece su "Bubboni e il suo tempo" ho meno dubbi. Non lo faccio che poi sarebbe che cè un disegno di Bubboni ma originale e 100 quadri di Bubbazzi, Bubbineri, Bubbaccini e altri mai sentiti in vita mia. Anche perché, come un po' sarebbe anche quello della poesia nel video, per fare il "suo tempo" è meglio aver fatto il proprio tempo e ora proprio non ho tempo per queste cose.

Troppo bubbo!

16 novembre 2011

In virugula bubbitatis
Ieri leggevo un libro in verticale e il bubbo diceva che gli scrivevano al periodico perché cera l'indirizzo ma del tipo
Via dei Bubbi Neri 1, nnnnn Bubbarino di Sopra XX
e i bubbi volevano che fosse del tipo
Via dei Bubbi Neri, 1 - nnnnn Bubbarino di Sopra XX

Come mi dico sempre è utile avere indicatori di bubbità anche remoti perché alle volte uno deve capire la bubbità per iscritto, alle volte per telefono o da lontano e tutto.

Allora quello della virgola prima del numero civico è segno di bubbità e di ignoranza dello standar di composizione degli indirizzi stabilito dagli dei che lo hanno dettato a quelli che portano la posta affinché tutti i bubbini ne fossero illuminati. E pertanto, in malus typographicus, ne viene utile nel discernere la bubbità dell'interlocutore bubbo, anzi

Troppo bubbo!

P.S.: Il bubbo del libro sembra che non sapesse giustificare perché la virgola che volevano spostare stava bene dovera. Segno che la parola degli dei ma trascritta alle volte non è riconosciuta come tale e pare che ci possa essere il bubbo arbitrio del bubbo anche su temi che sono stati stabiliti sulla roccia da leggi inviolabili.
La causa della crisi
"Banks are required to strengthen their capital positions by building up a temporary capital buffer against sovereign debt exposures to reflect current market prices." da qui.

Ahh, alloooraaa sono scagionati:
- oscuri speculatori mascherati;
- vecchi e pensionati in genere;
- ospedali e malati tutti;
- scuole e allevamenti per pampini rompicazz*;
- nemici della patria e dell'europ*;
- mercati finanziari genericamente detti e mercati della verdura in specifico;
- indignati e rivoluzionari contemporanei;
- bubbi e bubbini.


Troppo bubbo!

15 novembre 2011

Troppo bubbo per arrivare alla fine
Auspicavo che una vittoria elettorale di qualcuno dei candidati più bubbi potesse poi non essere così maligna come la vittoria di quelli che sembrano meno bubbi, e così lo sono per la propaganda, ma che in realtà sono dei luridi assassini internazionali e nazionali. Poi un creazionista avrebbe dato occasione di riflessionare sull'ignoranza della pseudoscienza e tante cose, oltre a bei video spiritosi e bubbissimi.

Però non avevo considerato bene che i candidati più bubbi non riescono ad arrivare alla fine a causa della propria bubbità. Gli pongono le questioni e subito fanno un video ridicolo e il candidato appare per quello che è ed è preso nella campagna.

Ma del video di quello che è salito ora una cosa mi ricorda di tanti e tanti. Chiaramente il bubbo cerca di memorare quello che gli ha preparato la staff. Di suo è un bubbo vuoto, di destra ma senza un pensamento proprio. E questo che il capone è vuoto ma ha lo staff è una delle caratteristiche meno indagate delle cause del disastro attuale. Di fondo rimane l'idea che sembrare è meglio che essere perché è più flessibile e più adatto ad inspirare le folle.

Però ci sono dei limiti da non passare, altrimenti la bubbità che normalmente è un pregio diventa un ostacolo. Ma quando si deve passare al quanto e al come si è già ad un livello che limita pericolosamente la bubbità natuare del capone che di suo è bubbo, anzi

Troppo bubbo!

12 novembre 2011

Totus bonis et bubbus
Alle volte mi stupisco di quello che tutto, ma proprio tutto, può avere un lato bubbo e bello ma vederlo non è sempre facile e ci vuole fiducia in questa idea che il lato bubbo esiste sempre per discoprirlo davvero.

Dopo un incidente linguistico sto ascoltando alla radio le "notizie" del pallone e ne sono contento.
Mai avrei pensato di ascoltare le notizie del pallone che cambio sempre alla radio quando mi do conto anche solo che stanno arrivando e ora le ascolto detenitamente cercando di coglierne ogni sfumatura e non mene vergogno affatto e melo appunto.

Ovviamente non ci capisco nulla di nulla e questa è forse il motivo per cui ne ho trovato il lato bubbo, anche a conferma della legge bubba della comunicazione per cui comunque il parlane e il destinatario non possono mai capirsi ne tra di loro ne con se stessi ma, grazie ai pregiudizi e alla bubbità, ai fini pratici non importa.

L'incidente è che stavo provando a parlare come un würstel mami sono dato conto che rischiavo seriamente di strozzarmi. Allora mi è salito il pensiero di ascoltare la radio dei würstel e ho discoperto che quando parlano del pallone dicono tanto i numeri che io volevo sentire. Con le tapas cercavo le notizie di borsa ma qui sarebbero troppo, mentre il pallone ha i numeri ma non sempre sempre.

Non so se funzionerà perché la lingua mi si contorce senza che possa fare i suoni oscuri o almeno non sputacchiare dappertutto, ma va riconosciuto che, a patto di non capirlo, davvero tutto ha un senso bubbo.

Troppo bubbo!

11 novembre 2011

Stabile, stabilissimo anzi immobile
La retorica ufficiale vuole che se non si danno urgentemente una montagna di soldi alle scuole private e per le guerre di pace ovviamente non ci può essere sviluppo, i mercati e tutto. Vabbé, fin qui si capisce e si tratta di ubbidire agli ordini.

Ma cosa direbbe la retorica se dovesse presentare il fatto che il "Catalogo nazionale delle armi comuni da sparo" è abrogato?

Il titolo sarà anche "Riduzione degli oneri amministrativi per imprese e cittadini" e se uno è un cittadino armato magari gli costerà anche meno rimpinguare l'arsenale domestico di armi da guerra e non si può escludere che per le imprese di mercenari ci saranno minori oneri amministrativi, però mi resta l'impressione che qualcosa non funzioni.
Anche perché il costo delle cause civili aumenta seccamente (saggiamente non sotto il medesimo titolo di riduzione degli oneri ecc.) disegnando uno scenario dove farsi giustizia come il far west sarà decisamente più conveniente, almeno rispetto agli oneri amministrativi e considerando che è meglio passare al penale che a questo giro non patisce rincari.

Però una cosa l'ho finalmente capita. Questo testo va approvato in fretta perché se uno solo ci pensa capisce che è bubbo, anzi

Troppo bubbo!

10 novembre 2011

Autoritas fontis
E' bubbo notare come il problema dell'autorevolezza delle fonti che il web ha fatto colpevolmente sorgere è destinato a intricarsi proprio a causa della digitalizzazione dei libri ma di carta.
Infatti oggi i più bubbi sono sempre a considerare che web = male, wikipedia = malissimo, libro = bene, libro antiquo = benissimo.
Ma se si possono fare le ricerce nei libri vecchi emerge che, inquanto giganti del pensamento sulle spalle di incerti nani del passato, i antichi scrivevano una montagna di bubberie. Solo che, siccome erano i libri ma di carta e non ricercabili, restavano nascoste.
E' un po' come quello della filosofia che sempre mi pare bubbo. Ad esempio frasi come "dice San Bubbo, nel De salvationes bubbinis, che i bubbi maligni devono strasprofondare all'inferno" non è che siano sbagliate ma è che chi le dice non si sogna neppure di leggere integro il De salvationes bubbinis. E non ha torto essendo, comè noto, un testo enorme anche se saggio e bubbo come deve essere essendo stato scritto da San Bubbo inpersona e in latino bubboniano purissimo.


Però, divenuto searchable, il senso del testo è stravolto, impera la citazione con tutto che 1) se uno è bubbo di un testo tanto più antico non ci capisce nulla (cfr. creazionisti) 2) i antichi dicevano un sacco di bubberie e anche quelli che di per sè sarebbero augusti pensatori scrissero bubberie solenni comè proprio del fatto che erano antichi e la più parte senza neppure le mutande (chiaro segno che non potevano poi essere così pensatori come i moderni e i futuri che sele cambiano a diario).

Insomma se per i più rozzi delle fonti il libro è bene presto il libro essendo searchable e antico sarà male. E, altrettanto presto, il video sarà l'unica fonte considerata "vera", anche mirando sempre che se cè il video poi cercano il colpevole, fanno gli appelli e magari uno si salva anche che lo avevano messo in carcere ingiustamente o torturato o ammazzato.

Ad esempio il video che ho appiccicato mi pare autorevole, anche se nessuno si sognerà mai di cercare il colpevole, anzi.

Troppo bubbo!
La legge doro
Avevo l'idea che quello di considerare un solo punto per valutare un candidato elettorale o un partito fosse una sciocchezza, tanto in positivo (che è quello che normalmente fanno i più bubbi) tanto in negativo. E cera l'esempio di Hitler che, un po' agli inizi ma neppure tanto, lo apprezzava un gruppo di vegetariani tutti buoni perché odiava le piante e sele mangiava. E del resto nella definizione di partito cè proprio quello di non mirare solo ad una o ad una serie limitata di questioni ma di avere una visione generale delle cose.

Così quello della campagna contro i partiti che avevano votato la ley contro le libertà digitali mi sembrava buono ma poco. Poi mirando meglio a questi bubbi mi sono dato conto che l'idea che un punto sia rilevante nelle scelte non è del tutto da disprezzare.

Ovviamente il nodo è la scelta del punto. E' vero che ci sono punti che espressano e riassumono proprio quelle questioni generali che sono il terreno proprio dell'idea di partito. Ad esempio un partito che ha un programma generale di quello dell'ambiente e degli animali se c'è la guerra di pace tanto basta per capire che il resto è tutto strafinto. Analogamente chi disprezza o non assume le libertà digitali può poi essere sensato in economia contemporanea o diritti salutari del bubbino? Forse no, ma forse.

Ma cè un punto ancora più esemplificatorio è inequivoco. Se uno, o più, sono per la TAV con la sua militarizzazione e tutto allora non cè assolutamente nessuna possibilità cheppoi possano fare qualcosa di buono chessò per lo sviluppo del mercato dei diavoletti di cartesio o la salute o i diritti. Infatti non si può contemporaneamente dare ordine di spaccare le teste a manganellate e di tutelare la salute. Non si può spendere 90000 euro al giorno per militarizzare un recinto vuoto in cui nessuno agita un vano piccone e tutelare il diritto cossuttazionale al lavoro. Non si può fare esattamente quello che piace alla mafia eppoi essere antimafiosi. Non si può fare distruggere le cose antiche eppoi dire che uno tutelerebbe la cultura e l'arte. E così via tanti punti sono riassunti da questioni di questo tipo.

Così, qualche volta e scelto bene, cè quello che un punto espressa in bene tutta la teoria vuota dei programmi (sempre scritti per fini pubblicitari) ma anche l'azione concreta già svolta nel passato (pubblica e no) e quello voluto per il futuro (propagandato e no).

Troppo bubbo!
Era davvero sbagliato
Mi ero appuntato quello che non era una grande idea strombazzare lo stato delle pizze è povero ma i cittadini sono pieni di soldi e questo andrebbe valutato  nei conti degli stagisti dell'economia.
Infatti a rubare questo iniquo eccesso di denaro eventualmente risparmiato non saranno solo i principi pizzaioli ma direttamente l'europ*.

Vabbé, ma il nodo resta se i rapinati saranno contenti o no. Basterà la propaganda della conversione di soldi con carta (dematerializzata) senza valore materiale ma tutta patria? Ci aggiungeranno uno straccio colorato (fatto dai cini) in omaggio?

Questo non riesco a prevederlo mami sembra valga la pena di vederlo. Tanto ora che tutti i media sono sudditi della TV basta un periodico o la radio pizzaiola per sapere cosa dice la propaganda per bubbini.

Troppo bubbo!

08 novembre 2011

Di cara in cara
Varii sono gli appunti su quello del cara-a-cara delle tapas, che credo di essere conficcato di malavoglia ma comunque tra le pizze che lo abbia visto, ma alcuni appunti sono comuni alle democrature moderne nella loro progressiva regressione globalizzata e allora meli appunto.

1) I periodisti gongolavano per il debate come se fosse una strage o una guerra di pace appena iniziata. Pensavo che quello del bipolarismo e della democratura lo avessero fatto per il neoliberismo selvaggio, invece cè da sospettare che sia per i periodici e i media perché proprio sono nel loro brodo naturale. (nelle tapas non cè pubblicità nella TV di stato, quindi non era per la pubblicità che l'hanno fatto. La pausa a metà al più serviva per le altre TV che hanno quello della pubblicità e anche per andare un attimo a bere o in bagno se uno non è abituato a queste cose che sono come uno streaming ma che non puoi parare un attimo).

2) I contenuti sono, se comparati con il documentale degli indignados o con siti come questo di un primitivo e di un superficiale che dovrebbe inquietare gli elettori. Un po' come vedevo che i pizzaioli (senza rendersi conto del passatismo sottointeso) continuano a dibattere come votare mentre i avanzati si chiedono perché continuare con questa bubberia di votare ogni 4 o 5 anni quando saremmo già abbastanza contemporanei da usare sistemi di consultazione dei cittadini ben più sensati che antichi meccanismi di delega pensati per un mondo di carta e palline colorate. Lo dice il documentale "Si follar cada 4 años no es tener vida sexual, votar cada 4 años no es democracia"e mi pare chiaro.

3) Mi pare che i candidati siano riusciti nel loro rispettivo intento strategico. Peccato che questo non abbia nessuna importanza per i bubbini.

4) Ci sono debolissimi segnali di rivolta contro l'europ*, ma il dominio e la sudditanza prevalgono. Per andare oltre mi do conto della statura politica che bisognerebbe avere.

5) All'inizio il bubbo conduttore ha salutato (nella lingua delle pizze) anche una credo TV (o sitio? ma credo TV) pizzaiola che trasmetteva il programma. Poi nessuno si è ben guardato dal citare ancora le pizze. Hanno anche trovato una classifica dove non era all'ultimo posto ma credo solo perché i dati sui più ricchi pizzaioli sono falsi.

6) Anche se era sulla rete questo sarebbe come la TV: chiedono di essere guardati, fingono di essere veri, vogliono essere considerati rilevanti e senza alternative. Ma per credere che sia anche solo un po' vero bisogna essere bubbi, anzi

Troppo bubbi!

06 novembre 2011

Appello per quello dei video
In considerazione che piove in epoca neoliberista, anche in città già saccheggiate e tutto, e che in quello dei gianduiotti cè il fiume con tanta acqua:

si appella per la chiusura immediata del sitio dei video per evitare che una massa di bubbi enorme metta a repentaglio la propria e altrui vita al fine di poi mettere il video che si vede che cè tanta acqua e che i bubbi mettevano a repentaglio la propria e altrui vita al fine di poi mettere il video che si vede che cè tanta acqua.

Troppo bubbo!
Cleptocrazia
Il termino cleptocrazia, che  mi pare ben esplicatorio, l'ho sentito nella pellicola che mi ero appuntato sopra quello del 15M e che, in CC!!, si trova qui (che non avevo capito che cera il sitio).

Mami appunto una cosa che dice una bubba quasi alla fine che mi ha chiamato molto l'attenzione. La vittoria elettorale della destra per maggioranza assoluta potrebbe portare ad una repressione forte delle istanze di cambiamento con conseguenze imprevedibili ma facilmente prevedibili.

E un altra cosa bubba è quella che si vede bene come, per meccanismi che non ci ho pensato benebene, ma cè stata una conservazione di strutture sociali che sarebbero dovuto passare. E' un po' un effetto balordo di questa epoca che non salva nulla se interessa ad una mafia (es. il tale sitio archeologico), ma che è tecnicamente in grado di restaurare e conservare praticamente tutto per praticamente sempre.
Così istituzioni, sinecura, propaganda del passato, che la rete e il cambio di sensibilità cittadina avrebbe dovuto disciogliere, si sono conservate ma non solo per la naturale tendenza delle istituzioni a mantenersi in vita a tutti i costi. Sono andati oltre i limiti del naturale creando dei mostri morti e non morti allo stesso tempo. Forse è questo il meccanismo tecnico di nascita di un sistema dove da una parte ci sono rappresentati che non rappresentano nessuno e dall'altra cittadini senza rappresentanza e che non la potranno mai avere, con questo sistema.

Ma la cosa bella è sempre il fatto che si può fare, si può cambiare. E' così bello che se il cambio nelle nazioni pià arretrate e bubbe poi avvenisse in quei modi che dice un qualsiasi vecchietto sull'autobus (ma che non si possono dire in rete) taluni avrebbero davvero perso un opportunità in ossequio al tradizionalismo nelle forme di trasformazione della società e il che sarebbe bubbo, anzi

Troppo bubbo!

05 novembre 2011

Da non chiedere
Vorrei che fossero morti
perché temerari.

Vorrei che fossero morti
perché positivisti ostinati aspiranti dominatori della natura.

Vorrei che fossero morti
perché ridevano del decalogo di emergenza.

Vorrei che fossero morti
perché non si informavano su Internet ma alla TV.

Non vorrei che fossero morti
per una legge per il cemento e i suoi condoni
(che è uno dei tre punti di principale interesse mafioso).

Non vorrei che fossero morti
perché per sostenere la guerra
hanno tagliato quei fondi al grido che l'Europ* lo vuole.

Non vorrei che fossero morti
perché l'ossessiva propaganda razzistica
poi non vuole spaventare la cittadinanza.

Non vorrei che fossero morti
perché quando la piazza doveva essere piena
poi non c'era nessuno.

Perché se non sono morti per colpa personale
allora sono morti per colpa collettiva.

Quello del 15M
Sembra bello quello del documentario ma come pellicola del 15M che si trova se uno cerca #docuindignados (lo metto così perché poi magari i futuri non funziona il link). Ho visto il primo pezzetto che sono di 14 minuti l'uno e mi pare bello che dica le basi e che anche io le capisco un po' perché cero  e un po' perché le esplicano.

E lo confontavo con quello che dice qui del libro dei passati nella rete ma delle pizze.

E non mi pare che il punto debba essere come erano i passati, o cero o non cero, ma da quei passati cosa è nato?

Mi ero appuntato della legge contro il canone diverse volte, ma il nodo è cosè nato da quella rabbia per una politica che non rispetta le libertà digitali e non comera che si lagnavano e se mi lagnavo anchio.

E qualche volta la risposta è bella. E cosè nato dalle truffe dell'epoca antica delle pizze? E, anche se sarebbe impensabile documentarlo in una democratura, quello che è nato è una situazione bubba, anzi

Troppo bubba!
Improvvisando
Ho visto una pellicola che cè un intervista ad un bubbo che parla, poi si capisce che non sa, ma parla lostesso. Poi dice tutto che si vergogna tipo "ma che sto dicendo? sto improvvisando... mi scuso con gli ascoltatori".

Poi uno mira a quello del mangiatori di olive e alla stupidità dei "provvedimenti" e si chiede se non sarebbe ora che dicessero lo stesso. Ma è anche solo ipotizzabile che qualcuno creda che cisi può sviluppare nell'economia o nel saccheggio di risorse con quei "provvedimenti"?

Capisco che un bubbo non capisca se crederci, ma non capisco come si può, se uno lo capisce, anche solo ipotizzare che crederci. E' chiaro che l'idea non è quella che dice la propaganda e si capisce anche qualè e perchè, ma è comunque completamente senza senso.

E allora perché non dicono "scusate, stiamo improvvisando"? Tuttosommato sarebbe più dignitoso e rispettoso dei popoli e magari porterebbe anche più vicino alla soluzione.

Ma quello che salverebbe davvero tutto sarebbe convocare tutte le radio, le borse, i mercati, i periodici, gli analisti, le agenzie di retig, i stagisti dell'economia, i "esperti" e la propaganda.
Quindi fare l'occhio pazzo (chi non lo fa già di suo), canticchiare una poesia del Bubboni e, difronte allo stupore dei presenti, alzarsi di scatto e gridare a squarciagola: "Scusate, siamo troppo bubbi!"
Misterius antiqui
Miravo alle vetrine con le cose antiche ma tante non si capiscono più.

Ad esempio cera una scatola di pipe. Che sarebbe una scatola, ma con dentro come 6 pipe tutte uguali e con altrettanti bocchini (o forse più). Ma chessenso ha? Capisco che essendo antichi fumavano prodotti tossici, ma uno portava la scatola eppoi si mettevano in 6 a fumare eppoi si salutavano e uno riportava via la scatola? Oppure uno preparava sei pipe al mattino e poi le fumava senza sosta durante il giorno e un mese dopo è morto ma hanno tenuto la scatola? O uno era spaventato che si rompevano le pipe che ci piacevano e ne ha comprate 6 tutte uguali mappoi è morto prima di perderne anche una sola o era poi molto cauto e non le ha perse ma le ciucciava con ordine come fanno i genitori saggi col ciuccio che così si può anche perdere? Dovrebbero spiegare almeno le cose più insensate che facevano gli antichi, sempre che si capiscano.

Eppoi cerano le etichette, ma fatte a macchina (che sarebbe come una stampante ma con la tastiera appiccicata sopra) e ritagliate a mano per avere una forma bubba. E il bello, per un museo, e che ora sono diventate antiche anche quelle.

Troppo bubbo!

03 novembre 2011

Bubbitatis misterius prioritas
Miravo che, dice la stampa delle pizze sempre bene informata e utile, i bubbi chiedono in banca cosa fare coi soldi e anche il periodico lo esplica.

Quello che lo esplicano, per non smentire l'utilità, è talmente scontato che non vale la pena di appuntarselo. Qualsiasi articolo deve dire le stesse bubberie e, comè ovvio, le dice.

Ma quello che i bubbi chiamano in banca non riesco benebene a capirlo. Cioè è bubbo, ma cosa prevale?
1) La totale confusione mentale asseguito della paura dei poveri che raccolgono dalla spazzatura che impide di ragionare come un membro dignitoso del tecnicamente chiamato "parco buoi"? (buoi da mungere, vale la pena di aggiungere che i tecnici alle volte non sono chiari)
2) L'ignoranza politico-economicistica più profonda, quella che non permette di capire il neoliberismo e chi ci perde sempre e chi ci guadagna sempre;
3) Checché ne pensi il bubbo la banca è una società con uno scopo preciso. Ma il bubbo non lo capisce qualè e come si realizza?
4) Prevale l'idea che in un mondo di numeri di conto e bonus selvaggi sulla vendita di prodotti vergognosi, proprio a te vengono a dare informazioni che, se corrette e diffuse, causerebbero la fine della banca issofacto?
5) La mancanza di trarre insegnanza dal passato?

Insomma non mi è chiaro non tanto se è plausibile che i bubbi chiedano alla banca se chiudere i loro conti e portare i soldi a qualche altra banca o compare presunti beni di presunto valore ma cosa prevale nella mente del bubbo per comportarsi da bubbo, anzi da


Troppo bubbo!

01 novembre 2011

Quello dei cuponazzi
 Come già mi ero appuntato io uso quello dei cuponazzi che si mangia ma con gli sconti. Anche per mirare a come continua a cambiare il settore della domanda e dell'offerta sulla base dei cuponazzi che è interessante e complesso, almeno per un bubbo.

Ma vale la pena di appuntarsi anche che ogni cuponazzo, di ogni società (e sono sempre di più) richiede la presenza di un bubbo che ne iscrive la storia per esplicarlo.

Similatis mutandis, così come gli oggetti come i telefonini sono l'arte di questo tempo consumistico, che sarebbe come una volta lo erano i razzi ricamati oppure le sculture di legno, allo stesso modo la letteratura del tempo è quella delle storielle dei cuponazzi, che sarebbe come una volta lo erano i romanzi che si picchiano o le poesie che si vogliono bene.

Eppure una propaganda arretrata e feroce non consente ancora di fare corsi per essere il bubbo dei cuponazzi o di avere i blog specializzati in aggettivi altiloquenti per una pizzeria banale o per un ristorante qualunque. Senza considerare l'azzeccagarbugli che scrive le condizioni d'uso, che ha più potere di un re e più autorevolezza di un giudice cossuttazzionale.

Però essere l'autore dei testi più letti del nostro tempo resta senza nome, come quello che ogni tanto scrive i commenti qui. E alla fine di tanto individualismo sono le identità anonime quelle che faranno la istoria dell'economia mondiale, ma senza che sarà capito o memorato.

Troppo bubbo!