21 settembre 2011

Recordatio futurus
Mi colpisce sempre quello che è già natale, con quello dei bambini morti e che chiedono i soldi, che ci sono i calendari e le agende del 2012 e che le riviste ora in rete sono quelle di novembre.

E mi pare ridicolo che qualcuno parli come se fosse vero che il "rapporto deficit/PIL diminiurà nel 2013" infilzando almeno sei stupidaggini nel giro di sei parole!

E sempre è bubbo che la lingua delle pizze ha soppresso il futuro che sarebbe poi un momento in cui nessun pizzaiolo vorrebbe mai trovarsi, ché vengono scoperte le grassazioni, che ci sono le pensioni e il latte scremato e il pane povero, la mitica ripresa e  lo cupazione  e le frastrutture.

Rileggo una poesia
che non ho ancora pensato.

Rilego un libro
che non ho ancora scritto.

Incornicio un quadro
che non ho ancora dipinto.

Suono una musica
che non ho ancora composto.

Backuppo un documento
che non ho ancora iniziato.

Allego una presentazione
che non ho ancora preparato.

Ma l'unica cosa di cui ho nostalgia
è il più remoto futuro.

Troppo bubbo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

mi stupisce sempre la bubbità delle poesie del Bubbo Grasso..

Orientalia

22/9/11 20:48  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Meravilia bubbitatis et poeticum bubbini

22/9/11 21:59  

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