25 settembre 2011

Il bubbotrino che grida
Non ho proprio tempo di cercare quello che dicono gli scientifici grossi sulla cosa dei bubbotrini che arrivano prima che accendano la luce e il materiale divulgativo che passa alla radio non mi gusta, anzi mi fa sempre pensare che è meglio non divulgare e non banalizzare per evitare che nella testa dei bubbini possano entrare idee che poi non sanno gestire o far progressare ma da soli.

E' un po' quello del compratore vs. costruttore. Il compratore non può riparare, trasformare, migliorare. Paga, usa, si rompe o non gli piace, lo butta. Il costruttore è libero, è sempre contento, è confidente in se e usa meglio il poco mondo che resta.

Anche quello della divulgazione che non è che capisci le cose ma capisci il comunicato stampa. Magari resta la scienza ma scompare la filosofia che la domina e si nasconde il pregiudizio che ha permesso di vedere solo alcune cose e non quello che passava davvero.

Allora mi segno subito una ipotesi bubbe su quello dei bubbotrini, tanto non ne ho letto di scienza ma essendo il mondo bubbo anche i bubbotrini sono soggetti alla filosofia della bubbità.

Una premessa è che i bubbotrini sono delle cose piccole e di una specie di verdino un po' smorto, come si vede nelle foto (usando i moti di ricerca della rete ora si vedono delle foto che sarebbero di tutti i colori, ma è solo per la cosa mediatica. Le fonti serie e autorevoli li fanno vedere belli verdi e smorti). Il punto è che i bubbotrini sono TUTTI così. Tutti verdini, tutti piccoli piccoli.

Quindi si capisce che tu lanci i bubbotrini (peraltro contro un muro) e quelli un po' vanno anche mappoi gridano a un altro bubbotrino che c'è del cibo più avanti e quello parte all'impazzata mentre il primo, spompato sela prende comoda, che tanto non è vero quello del cibo e quando arriva arriva. I bubbotrini, insomma, ne approfittano che tanto sono TUTTI uguali (all'occhio dello scientifico) e ti fregano. Lo sai tu se il bubbotrino veloce era proprio quello che era partito o se è uno che era già lì o era a metà?

Troppo bubbo!