10 agosto 2011

In riottus bubbitatis
E' bello che anche in eventi bubbi come i riottosi bevitori di thé si possano vedere segni di fiducia e di buone relazioni, come se nonostante decenni di politica neoliberista selvaggia, con i suoi valori di sopraffazione e di rapina, i buoni sentimenti bubbi potessero prevalere ed affermarsi.
Mene segno due esempio, sicuro che eventi che sono superficialmente tumultuosi ne racchiudono tanti di belli e profondi.

Ieri ascoltavo che cerano i periodisti nelle strade delle zone conflittive per twittare le notizie e uno diceva che la gente lo seguiva cercando informazioni! Ah, che bubba la ritovata fiducia nel periodista! L'attesa per le notizie e le informazioni dalle fonti ufficiali e tutte autorizzate e non dagli improvvisati scribacchini della rete!
E' vero che sono bastate alcune persone ben equipaggiate di borsoni che cercavano informazioni fresche su dove avvenivano i saccheggi per riportare la fiducia e la confidenza nella stampa e nel periodismo tutto.

E anche esplicavano che una comunità è intervenuta a difesa del proprio territorio e dei propri negozi. Ah, che esempio di civiltà e di espressione di valori della famiglia (che ha i negozi) e della relazione con il territorio (che è stato conquistato probabilmente cacciando altre famiglie). Ah, come si vede che la famiglia è la base della moderna società e che la fortifica tutta (o almeno fortifica le zone che controlla)!

Troppo bubbo!