09 giugno 2011

Status dei referendus
Miravo a post dei referendus, ad esempio questo o questo (che già dice un commentario a quello della rete) mavolevo lostesso appuntarmi delle cose ma anche che non riguradano i post (cheppoi magari tutti opinano che mi lagno in specifico e non della bubbità generale).

1) Tra le pizze ci sono dei processi politici e una historia della retorica che non cè da altre parti. Oramai, dopo quasi due anni di ossservazioni che prima comunque non cero, melo sono concluso. I pizzaioli opinano proprio come se fosse normale una relazione tra TV e stampa o tra TV e Internet che non è sana o "normale" nel senso di "diffusa". Comunque tutti i media, rete compresa, tendono ad essere un commentarius televisionis e non ad esercitare la sovranità ed indipendenza che gli corrisponde.
Da più di 20 anni non ho la TV eppure quando un amico mi dice "Hai visto il Bubbus Show tale?" e io dico "No, non ho la TV" e lui dice "Ah, non hai la TV? Ieri Bubbazzi diceva..." ma sempre senza introdurre Bubbazzi o il Bubbus Show perché è comunque dato per scontato. Si vede bene se si parla di un libro che non ho letto e allora chimene parla prima ne fa un riassuntino e poi continua il discorso.
Questo della TV limita tanto il pensamento. Sto provando delle cose quando ascolto la radio delle pizze:
a) se ho uno specchio a fare le facce mentre i bubbi parlano (concordi o opposte a quello che dicono), ma duro poco, è troppo che fa ridere e poi non sento più cosa dicono;
b) a contare le stupidaggini (errori, dati falsi, ipotesi non verificabili, mancanza di laicità e/o di rispetto dei valori della Costituzione, apologia di reato, sessismo, mancanza di contrasto con opinioni diverse, mancanza di domande per chiarire le bubberie dette da un intervistato, estrapolazione dal contesto, mancanza di confronto con dati di archivio e storici, ecc.) ma è un po' noioso. Comunque i numeri sono subito notevoli;
c) Anziché contare provare a rindere subito perché la tale affermazione è una stupidaggine. Trovo che sia faticoso ma utile per mantenere la sanità mentale mentre si sentono bubberie a raffica.
Comunque viene sempre fuori che non si può reggere a lungo una simile quantità di retorica: o muori dal ridere, o non capisci più i numeri che sono troppo grossi, o ti stanchi a contrastare tutte le bubberie. Quindi l'unica è staccarsi dalla retorica e opinare in proprio pena il rimbambimento assicurato.

2) Non riesco mai a definire benebene il "senso politico", salvo a capire subito quando non cè. Forse è un po' capire le ragioni degli altri (indipentemente da quello che uno opina ma capisce che possono anche esistere), ma anche avere una certa pratica delle cose. Io sono contro il nucleare ma capisco perfettamente perché ci sia chi è a favore e perché è a favore. Ho già visto diverse campagne nucleariste, conosco almeno alcuni trucchi della comunicazione, ecc. Quindi penso che sia la scarsità di senso politico se taluni commentatori cercano le ragioni più marginali e le ipotesi più fantasiose e remote per sostenere delle posizioni, oltre a delle dinamiche che dopo mele spiego.
Allo stesso modo l'ambito delle leggi è diverso da quello delle opinioni. Ad esempio io non rubo o non aborto o non mi ubriaco, ma non per questo penso che non debbano esistere delle leggi in merito anche se non mi riguardano direttamente. Questo è uno degli aspetti del senso politico meno diffusi. Forse è che il senso politico si contrappone all'individualismo estremizzato contemporaneo ma devo ancora capirlo.
Una distorsione del senso politico potrebbe essere il complottismo ma anche questo è da capire bene.

3) In un mondo comunque ultra individualista la rete tende anche a sottolineare o a concentrare l'IOME nelle sue varie forme e sfumature. Da un lato questo porta a questionare alcune cose (tipo come dicevo sopra ma la retorica impide di questionarne tantissime), dall'altro a cercare motivazioni che sembrino razionali o dotate di fonti. Però l'eccesso di IOME porta a delle distorsioni.
a) qualche tempo fa mi ero fatto impigliare in una inutile discussione sull'"incidente" di Fukushima nei commentari di un blog. La discussione si era chiusa (o almeno avevo capito che proprio era tempo perso) con un nuclearista che aveva pubblicato un comunicato ufficiale che diceva che andava tutto bene. Oggi il comunicato ufficiale della stessa fonte dice che tra nuclei sono fusi (= che non sanno, loro o chiunque altro tutto scientifico, cosa fare). Non solo. L'ospite citava le sue fonti tutte ufficiali, come garanzia di essere tutto scientifico e imparziale. Poco tempo tempo tutte quelle fonti si è capito che davano dati falsi per via che cerano le elezioni dopo poco e altre fonti ufficiali lo hanno detto.
Allora prima delle fonti viene l'archivio, wikileakes e soprattutto l'esperienza e il buon senso (anche le capire la comunicazione, la retorica e gli interessi in gioco).
b) Cè tanto l'idea che se ci sono i soldi è il massimo di razionalità e che decidere sulla base di valori diversi dai soldi (motivazioni filosofiche, morali, estetiche, religiose, politiche, ecc.) sia una cretinata. Ma non va bene quello che voti SI all'acqua perché temi l'aumento dei prezzi perche è che ti interessano i soldi, ma neanche che voti SI al nucleare perché hai paura di morire e di veder morire come quelli delle foto di Chernobyl. In definitiva quello di questionare che non si basa su valori espressi (anche a se stessi) porta a situarsi in un qualsiasi estremo ("sporchi soldi" o "estetica della filosofia morale") ma a caso.
c) la rete ha delle fasi e dei luoghi. La rete delle pizze è comunque riflesso della TV delle pizze (e lo vedo io che non ho la TV, chissà come più ne vede la contiguità chi celha la TV!). Ma è una fase e mi pare corretto che questi referendus passano più dalla rete perché la TV non li strombazza. Io un po' ci credo perché mi arrivano dei messaggini di "notizie" tipo "Lo zio di [COGNOME] dice di non sapere.". Questa è la notizia? Ma che livello di rincoglioniment* della propaganda ci vuole anche solo per opinare che questa "notizia" possa essere comprensibile ai lettori? E' chiaro che quando strombazzano è tantissimo, quindi se solo ne dicono è come se non ne avessero parlato.

In definitiva è vero che il referendus sono come i sondaggi, che in due o tre crocette possibili non puoi esprimere quello che vorresti e tutto, ma quello è. Quindi voto e voto SI anche se tanto ci sarebbe da dire ma di meglio e non più verso il peggio e il bubbo.

La mia previsione è che ci sia il quorus ma comunque vada il risultato sarà bubbo, anzi

Troppo bubbo!

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

l'IOME? Che roba è? Comunque il quorus si raggiungerà, vedrai, bubberemo tutti insieme.:)

10/6/11 13:10  
Blogger Bubbo Bubboni said...

l'io-io-me-me, mille sono i modi dell'ultraindividualismo corrente. Una grande forza fatta da milioni di forze rigorosamente isolate e contrastanti.

Comunque vada ci saremo divertiti a sperare che le bubberie si possono tranquillamente contrastare.

11/6/11 12:27  
Anonymous Anonimo said...

animo, bubbo, che le bubberie non finiscono mai! E' una lotta improba..

11/6/11 15:33  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Basta vedere il lato bubbo per essere sempre contenti!

11/6/11 16:43  
Blogger atlantropa said...

Carissimo Bubboni,
forse potremmo convenire che uno dei problemi teoretici della democrazia è che può essere abolita democratiziamente; con un referendus (ed eventualmente altre azioni ""opportune"" per sblindare una disposizione d'ordine cossutazionale o quant'altro) un popolo potrebbe decidere di non decidere mai più; e il punto è che è anche accaduto; più volte, in modo variamente declinato, da chi ha optato per far decidere tutto a un bubbone conducatore a chi si è limitato a optare per la stabilità legalizzando il broglio elettorale maggioritario, di fatto i corpi elettorali hanno democratiziamente deciso di mozzarsi un pezzo di corpo.

Se, dunque, in democrazia uno può votare contro il fatto di poter votare, figuriamoci se poi non potrà farlo contro la combustione del tale nucleo o il tot perciento sui rubinetti - e anzi, fosse solo per l'elettore bubbo, anche contro la conigazione dei verbi, o le tasse, o la possibilità respiratoria accordata alla tale razza nomadica.

C'è da riflettere un attimo sul valore di questi non piacimenti.
Il non piacimento della centrale a nuclei è diffusamente che la centrale esplode e poi ci spunta il tentacolo sulla schiena.
Il non piacimento del settepercento è perchè il tale sizio ci informa che qualche anno fa qualcuno ha stabilito che l'acqua oltre a un liquido quartessenziale è anche un diritto del bubbo - pur essendo l'acqua molto più vecchia del bubbo che è a sua volta molto più vecchio dei diritti; e pur essendovi, nascosti sotto il tappeto televisivo, diversi milioni di bubbi che invece dell'acqua ogni tanto bevono un po' di fanghiglia - e che quel settepercento è contro quel diritto supremo.

[tale scenario è poi così spostato sul solito piano ibrido di psicologia delle masse che è bello far parte di un popolo in cammino che danza e saltella et (esibizione della propria elevata) coscienza sociobubbica che uno sa cosa è meglio e cosa peggio e lo dice bubbo e coerente, anche a costo di sacrifizio et impopolaritade, che già c'è qualche bubbo più intelletuante del circondario che va in giro a dire compiaciuto che lui, che fino al giorno prima era contro, ora è a favore - o versavice.]

Certo uno meno bubbo poi potrà com-/dis- -piacersi che la posizione che lui mismo aveva assunto con plaena coscienzia sia poi quella risultata vincente/perdente nel televoto...

Per cui, di fronte a questo bubbo ""ragionamento"", l'esito del referendus parmi poco rilevante.
Del resto, lo fosse stato molto, magari non ci sarebbe stato, come il referendus per mandare a lavorare quelli coll'abito nero e il colletto che da duemila anni dicono solo bubbità...

Vabbe', perdonami se ho detto troppe bubberie tutte insieme...

12/6/11 00:53  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Caro bubbo atlantropa,
il nodo non è solo nel merito del referendus in sè, anche se il merito non può sempre essere saltato che per qualcosa & qualcuno 'ste leggi le hanno anche fatte, ma effettivamente è nel movimento degli schieramenti.

Non credo che questo sia un punto epocale o chissàchè ma credo che sia una tacca, un pratico segno per capire come si muove quello della rete e della TV e della politica al tempo dell'individualismo.

Bisogna riflessionarci benebene, aprofittando che cè l'occasione.

12/6/11 16:40  
Blogger atlantropa said...

Carissimo Bubboni,
il punto di fondo che volevo espressare evidentemente l'ho espressato bubbamente; così bubbamente che è parso fosse nel merito mentre invece io volevo praticamente dire che il merito appunto quasi non conta.

Fo l'esempio dei nuclei così magari riesco a esplicarmi.
Se uno pensa che il gioco dei nuclei non vale la candela che poi se pocopoco l'onda è più alta si fa terra bruciata di raggio molti chilometri, mi va bene.
Se qualcunaltro pensa che tra le pizze i cementi sono di sabbia e le scorie finiscono sul posto accanto al tuo sull'autobus, ancora mi va bene.
Se qualcunaltroancora suspicia che l'acquisto di vecchi nuclei dai formaggi è capitalisticamente illogico, per cui c'è qualche intrallazzo internazionale o intercorporativo, e come spinoff la sistemazione di amici e amici degli amici, ancora mi va benissimo.
Sono tutti dei pensamenti che - se anche per assurdo non li condividessi - hanno senso compiuto qui ed ora.

Però a me pare che il grosso dei no al nucleo sono piuttosto che il tale nucleo è malvagio (ed eventualmente costoso) mentre la tale stella è buona (ed eventualmente economica/gratis) e fa anche larghi sorrisi; razionando nello stesso modo di come pochi anni fa uno era un saggio e un altro un criminale in base alla faccia, oppure che un numero porta sfortuna.
Oppure si vedono le foto dei deformi nucleari e ci si spaventa di deformarci anche noi o i nostri begli amici; nessuno però va a vedere i deformi che ancor oggi si bagnano periodicamente nel tale fiume sacro (peraltro a degli dei anch'essi un poco strani e deformi), o a quelli che si potevano trovare fino a pochi anni fa nel manicomio sotto casa.

Poi certo, se i nuclei li fa quello di colpo grosso - traduco: una trasmissione tv pizzaiola anni 80 che inventò le donne (semi)nude - c'è qualcosa che non va, però è anche vero che pure il fatto che certe centrali ecologiche, pur essendo energicamente in perdita, facciano arricchire lo stesso il prorpietario mi pare un po' magico.

Ecco, se è vero (ma secondo te è vero?) che la partita si giuoca in codesto modo, se pure il buono e giusto vincesse ma solo perché è pieno di idioti, mi chiedo (lo so che c'entra poco con quanto volevi riflessione tu, sui meccanismi e i bilanciamenti dei vari media; ma melo chiedo e siccome non so rispondere lo chiedo a te) che c'è da festeggiare?

12/6/11 19:41  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Qui però ricadiamo nel problema dei sondaggi, che elezioni o referendus ne sono solo un tipo più bubbo.

Mille sono le forze, le motivazioni, i perchè e i dubbi e tutto ma il risultato sono due o tre crocette e basta.

"Le gusta il governo? Si / No / Non so" e non puoi espressare quello che opini perché se non si racchiude in "Si / No" cè solo "Non so" o non esiste risposta sondaggiabile.

E' un po' come quando si sommano tutte le lettere di una frase e si ottiene un numero ma dal numero non si può ottenere la frase.

Così dal sì o no non si può ottenere il ragionamento e tutte le bubberie e cercare di farlo è bubbo ma, di per sè, impossibile.

Ora non è che sia diventato tutto che si vota ognitanto e sono tutti contanti e democratici. Se questi sono i quesiti è anche perché qualcosa di male è stato fatto prima e non è il voto chelo rimedia. Ma cè il dato historico da considerare. Se questi referendus non passano allora si più dare un altro giro di vite, tanto nessuno sene lamenterà in modo fastidioso. Altrimenti bisognerà aspettare.

Ma bisogna vedere i segni belli e bubbi: le pellicole della crisi financiera, quelli che si indignano al discorso che tanto non serve, quelli che senza armi si liberano prima e meglio di quelli con le armi (anche se ammazzano tanti) e magari anche il referendus che passa nonostante tutto quello che è stato fatto per farlo fallire.

Ma senza che nessuno dei segni espressi tutta la complessità delle cose che va riflessionata da soli, piano piano che senò ci si confonde.

12/6/11 19:59  

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