16 giugno 2011

Postum factis
Non ho visto un granché di commentari ed è ora di abbandonare la contemplazione dei periodici pizzaoli per evitare il rimbambimento che provocano. Però qualche punto vale la pena che melo appunti lostesso.

1) Uno dei periodici meno da referendus, ma comunque un po' sì che lo avevano fiutato, il giorno dopo riportava che le pizze producono già il doppio dell'energia che ci serve. A parte che i dati sono ben mescolati e nascosti nella loro inutile abbondanza, anche perché è un dato tutt'altro che banale ma prospettico e di capacità produttiva innanzitutto, ma è bello che non lo abbiano pubblicato prima.

2) Nel 2007, dice wikileaks ma non nessun documento parlamentario e democratico, un tale prese accordi per il nucleare pizzaiolo. Fino a quando anche Bubboni lo aveva notato un tale partito era ben favorevole a quello dell'acqua e uno dei suoi più famigerati esponenti ha pure oggi pubblicizzato di volere la privatizzazione più selvaggia perché è l'unica che migliora il prezzo incassato dai comuni che cercano disperatamente di cavarsela con quello dei derivati. E' anche uscito quello delle minaccie, scritte ed ufficiali, a chi non privatizzava e tutte le bubberie. Questo, come già mi ero appuntato, è l'aspetto più incredibile del referendus: un tale partito è stato costretto dalla massa dei bubbi a cambiare posizione. Anche se ora rientrano nel carro dei perditori il fatto potrebbe pure condizionarli su altri aspetti.

3) I provvedimenti per cercare di non far arrivare al quorus sono stati molti, dalla TV ai dati e tutto, ma non sono bastati. Anche questa è una lezione per il futuro in questo epocale conflitto tutto democratico tra principi e popolaccio. Non mi pare sia una vittoria per il popolaccio quanto un occasionale evento di segno diverso dall'abituale ma è un dato da memorare. In ogni caso è come per la TAV: se non vuoi sapere che il popolaccio si oppone alle bubberie più esagerate non devi neppure chiederlo.

4) Per questo che sai cose senza chiederle la rete è stata essenziale. Opino che se era per i periodici e la TV, come al tempo dei preistorici, non sarebbe stato uguale non solo il risultato ma neppure le tecniche per cercare di evitarlo. L'effetto della rete non si vede solo che ci sono i video divertenti o i banner sui blog (che ora tolgo da qui) ma che cè una repressione specializzata anche se ancora un po' bubba.

Troppo bubbo!

5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

sì sì ho letto anch'io che nel 2007 aveva preso accordi, però al referendum era di tutt'altro parere.

Homo politicus mens magna est - aut mens furba.

Orientalia

17/6/11 15:42  
Blogger Bubbo Bubboni said...

E' stato costrtto a cambiare parere sul nucleare, esattamente come per l'acqua.

E non direi che si tratta di politicanti particolarmente sensibili ma del fatto che le urla del popolaccio contro nucleare e acqua sono state, grazie al web, particolarmente intense e petulanti.

Se si era al tempo dei giornali o della TV, dei circoli di partito e dei comizi facevano sparire tutto ma qui non potevano.

Comunque sempre potranno fare accordi cheppoi li leggi su wikileaks ma dopo anni o tutte le bubberie tipiche dei sudditi di potenze remote, ma non tutto quello di prima è più permesso.

Così sul bello dei faceti incontri dei principi simpongono le urla del popolaccio e i video sguaiati in rete. Eggià cheppoi si ribellano e fanno picchiare e indagare tutti quelli che possono che i principi non furono fatti per vivere come bruti cittadini.

17/6/11 15:55  
Anonymous Anonimo said...

Mah, i bubbini sempre bubbini restano. Certo si sa/fa di più, si ha più voce, ma potere?

17/6/11 16:11  
Anonymous Anonimo said...

ps ho letto il documento volevo pubblicarlo poi mi è sfuggito.

17/6/11 16:12  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Ma tu, caro Anonimo, daresti davvero potere ai bubbini?

Anche la bubbità ha dei limiti solo che non sono ancora stati scoperti...

(l'ID del documento wikileaks è 07ROME2438)

18/6/11 18:11  

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