09 aprile 2011

La vergine cuccia - prima parte
Il bubbo commentatore che mi faceva notare questo, ma anche questo post qui mi hanno fatto come pensare le cose.

Adesso lo spiego così non cè da cliccare ma il discorso è complicato e bubbo. Anche perché per capirlo bene ci vorrebbe una pellicola che però non si può vedere perché è del cine americano che non lo importano e non si può comprare il disco che ci sono le zone dei DVD che non lo lasciano.

La pellicola sarebbe che un bubbo fa un buco nel muro per aprire una finestra di casa ma nuova, da cui si vede la casa di un bubbo ma tutto ricco che la casa sua era tutta di architettura. Il fatto è che così si mettono in relazione gente di caste diverse (che sarebbe la finestra, che siccome si apre e chiude, è metà-forica e metà-no).

Non dico come finisce il film, ma appena uno vede l'inizio della storia capisce che finisce male per qualcuno ma io non lo dico.

Il fatto è che nella società moderna le classi non possono mescolarsi e il loro incontro è sempre violento. E' un limite che deve sembrare che non ci sono le classi e così quando ci sono la situazione è sempre violenta. Ma non solo perché le classi basse sono tutte cattive, ma perché i conflitti non normati sono tutti distruttivi.

Infatti nelle società antiche la ritualizzazione dei conflitti era necessaria perché erano troppo bubbi e se morivano tutti poi noi furturi non avremmo mai avuto le armi di distruzioni di massa e la regolamentazione sul loro uso perché saremmo tutti morti ma prima a causa degli antichi che erano troppo bubbi. Però per i moderni non muoiono tutti con lo spadone e di fame e quindi i conflitti non si normano abitualmente e quelli tra le classi sono rapidamente selvaggi.

Per questo pure i muri invisibili sono molto forti ovunque cene sia la necessità, anche aggiunti con quelli che si vedono o che chi non li vede ne viene ucciso (e questo vale per ambo i tipi di muri).

Altra cosa da dire è che gli antichi hanno una relazione con gli animali di due tipi e i moderni di tre:
- quella dei bianchi. Frutto di mille riti e religioni impastate dai secoli che neppure io ne capisco tutta la bubbità, l'idea sarebbe che gli animali sono lì perché il bubbo ne disponga come vuole. Di qui nascono che allevano gli animali, ma anche i palii, le corride, che tirano gli animali, le normative sul trasporto degli animali europe*, la caccia gestita, il circo con animali e tutte le bubberie. E anche che non si mangiano o che si curano colle medicine dei pampini, come contrasto a questa visione dei bianchi, ma può essere nell'ambito dello stesso schema.

- quella degli indigeni. Nella visione che il bubbo è un tuttouno con il resto dell'universo anche gli animali con il bubbo e anche le piante, le montagne e tutto. Quindi non si può uccidere per divertimento perché è fare male a se stessi anche se sembra un altro visto da fuori ma sei tu visto da dentro. Anche questo può portare i bianchi a non mangiare gli animali ma non perchè vivi in una società che poi ha questa relazione con il mondo perché vivi altrove tutto moderno.

- quella delle caste alte. L'animale perde un pezzo di se per diventare bubbo, non è il bubbo che si relaziona con se nella mediazione della natura (boh, ho riletto questa frase e mi sono confuso tanto è bubba) ma che sarebbe che l'animale è trasformato hipsocollo torto in un bubbo. Come sarebbero quelli dei fumetti fino ai cani che poi si ribellano e agli orsi che si mangiano i pampini.

Poi ancora cè da dire quello dell'occupazione militare. Cercavo il numero di quanti civili sono stati ammazzati in quelle terre. Non esiste. Ci sono delle stime, anche serie, documentate linea per linea. Ci sono i comunicati stampa, le scuse ufficiali e tutto ma il totale non cè. In dieci anni di guerra, in una spesa enorme (anche questa non si può sapere), in una nazione dove si muore di fame, in un posto dove gli occupanti finanziano i signori della guerra perchè non gli sparino e tutto neanche qualcuno conta i civili morti bene. Ma questi morti non avevano qualcuno per cui contavano? O li hanno ammazzati tutti? Questa credo che sia quasi il massimo della distanza tra caste: una ha diritto di uccidere, torturare, propagandare oppure no, se vuole anche fare la vetrina bella oppure importare prostitute oppure no, anche fare un ospedale, oppure mettere i video delle torture o come vuole se vuole può senza chiederlo a nessuno. E l'altra casta non può nulla e non ha futuro, ovvimente vota perché così vuole la casta che può, ma tutto lì.

Quanti sono i morti degli occupanti sisà. Hanno il numero preciso, mese per mese di 10 anni di guerra e qualcuno ha anche i nomi e tutto. Ma di quelli che hanno ammazzato non sisà neppure il numero. Quindi non esistono o almeno non esistono tutti tutti.

E ancora una cosa bubba che la scrivo perchè ci sono i diritti. In questa eterna corsa al passato è dinuovo nuova ma poi mela spiego dopo ma ora non ho più tempo. Tra l'altro è bubbo come lo stile sia quello bubbo. E l'incredibile è che mille siti per studenti bubbi lo riscrivono ma con altre parole. Ma se è lo stile bubbo possibile che uno studente che è bubbo non lo capisca bene?

Ah, Parini, antico Bubboni o Bubboni novello Parini?

Troppo bubbo!

.... Or le sovviene il giorno,
ahi fero giorno! allor che la sua bella
vergine cuccia de le Grazie alunna,
giovenilmente vezzeggiando, il piede
villan del servo con l'eburneo dente
segnò di lieve nota, ed egli, audace,
con sacrilego piè lanciolla; e quella
tre volte rotolò; tre volte scosse
gli scompigliati peli, e da le molli
nari soffiò la polvere rodente.
Indi i gemiti alzando: "Aìta! Aìta!"
parea dicesse; e da le aurate volte
a lei l'impietosita Eco rispose;
e dagl'infimi chiostri i mesti servi
asceser tutti; e da le somme stanze
le damigelle pallide tremanti
precipitâro. Accorse ognuno; il volto
fu spruzzato d'essenze a la tua Dama;
ella rinvenne alfin: l'ira, il dolore
l'agitavano ancor; fulminei sguardi
gettò sul servo, e con languida voce
chiamò tre volte la sua cuccia: e questa
al sen le corse; in suo tenor vendetta
chieder sembrolle; e tu vendetta avesti,
vergine cuccia de le Grazie alunna.
L'empio servo tremò; con gli occhi al suolo
udì la sua condanna. A lui non valse
merito quadrilustre; a lui non valse
zelo d'arcani uffici; in van per lui
fu pregato e promesso: ei nudo andonne,
dell'assisa spogliato ond'era un giorno
venerabile al vulgo. In van novello
signor sperò; ché le pietose dame
inorridîro, e del misfatto atroce
odiâr l'autore. Il misero si giacque
con la squallida prole, e con la nuda
consorte a lato, su la via spargendo
al passeggiere inutile lamento:
e tu vergine cuccia, idol placato
da le vittime umane, isti superba.

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

stupefacente il bubbo che cita il Poeta, quanto è poeta anch'egli!

La cosa delle caste è vera ma sempre sempre, e sempre sarà vera. Eterna come la poesia bubba.

11/4/11 13:45  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Cito poco, direttamente, per via dei diritti. Il Parini può citarmi perché qui è tutto libero, ma al contrario non sempre si può.

Aeternam bubbitatis.

11/4/11 14:59  

Posta un commento

<< Home