20 marzo 2011

Separation retoricus
Volevo appuntarmi un'altro progresso della propaganda nucleare ma anche la sua triste fine.

1) La propaganda dei nucleari oramai si è stabilizzata sul fatto che "tutto sommato non è successo nulla". Vabbé i reattori vanno raffreddati in modo un po' particolare, vabbé quando sale la pressione devono far uscire un po' di vapore radioattivo, vabbé ma chi ci è morto? Fin qui i nucleari.

2) I politicanti nucleari non vanno confusi con i pseudo-scientifici nucleari. Il politicante non vuole farsi del male con temi esagerati, in perenne fuga dalla precarietà teorica del mandato non vuole sapere se il vento va verso l'oceano o no, se il reattore si raffredda o selo pescano che poi muoiono. No, il politicante non può sopportare quello che per i nucleari (oltre i 6000 km) è solo un giochino. Così un po' finisce quello della propaganda perché non è più di massa e non va per tutti i bubbi.

Troppo bubbo!