14 marzo 2011

Segnali subatomici
Ohh, bene. La macchina della propaganda è partita, ma direi che i primi segni vanno un po' presi come iniziative individuali e non ancora gestite centralmente.

Meli segno perché poi ho paura che si perdano nel cancan vero e proprio.

Le "idee" forti sembrano essere

1) La centrale era vecchia. Questa non sarebbe male come linea anche se, a differenza del passato, fa immediatamente pensare all'errore umano. Infatti per 20 anni nessuno si era ricordato di schiacciare "Central update" per via cheppoi riavviare è lungo. Ora l'errore umano è poco gestibile, anche se si tratta di un popolo considerato da tutti "fantasioso" al limite del pasticcione e quindi ad altri non capiterebbe di non fare i dovuti update almeno ogni dieci anni.

2) Dopotutto, a fronte di un sisma incredibile, non è successo nulla. Questa è un'ottima linea perché si prepara alla rigiratura di frittata per cui se neanche così succede qualcosa allora è tutto sicuro e bubbo. Occhei, dire che non è successo nulla non è proprio facilefacile, ma neppure tanto difficile. Si tratta solo di nascondere tutto il dramma, cosa che è risibilmente facile e, applicando la tecnica della frittata, estrematamente utile.

Certo il difetto è se "succede qualcosa", ma per questo basta non partire da subito con le trombe e, al limite, lasciar sfogare i pesci piccoli che sono sempre contenti di dire qualche bubberia per entrare nel giro dei nuclearisti grossi.

Ma, ancora una volta, spero solo che chi genera la propaganda non sela mangi. Ci sarebbe il rischio cheppoi i nuclearisti vano proprio li a vedere il buco, a farsi le foto per i cosi sociali con la sagoma del mostro di cartone che esce dal bucone, a mangiarsi qualche sushi in un locale di fronte alla centrale vista mare, ecc. tanto non è successo nulla.

Altri due effetti interessanti sono che i bubbini pizzaoli si credono davvero quello dell'economia. Si interrogano sul PIL dei giapponi (se cala perché sono morti o se sale perché ricostruiscono) oramai disumanizzati completamente e poco timorosi per i buchi dei reattori. Non capisco se è una cosa specifica dell'economia che tutti vogliono bubbeggiare o un effetto dell'anestesia mentale in cui vivono i pizzaioli, sarò da capire meglio ma è una cosa che ha già livelli di bubbità notevoli. Ancora un passo e qualcuno farà notare che anche se la centrale è ferma gli abitanti sono morti o evacuati e quindi non c'è stato un danno nella vendita di energia, quindi il nucleare non è richioso rispetto al fatto cheppoi manca la luce. Se si danneggia la centrale i consumatori muoiono e quindi il bilancio energetico è pari e tutti sono contenti. (Melo scrivo subito perché poi posso dire che una simile bubberia l'avevo predetta che la dicevano).

L'altro è che con la rete uno si guarda in tutta comodità le previsioni del tempo delle zone affettate, per vedere dove tira il vento. E' un po' opportunista vedere dove tira il vento, ma è bubbo che la globalizzazione crea i mali (cfr. noiosi controlli radioattivi alle frontire) ma anche li cura (streaming con le previsioni lontane e un po' di pubblicità extra).

Troppo bubbo!

4 Comments:

Blogger atlantropa said...

Caro Bubboni,
giusto ovviamente reflecsionare sul fatto che di fronte alla morte/rovina di multipli bubbi ci si interessa punctualmente solo delle analisi, delle ricadute sui pil o se fare anche noi le tali cose fatte da quei bubbi morti/rovinati.

Epperò omnia idea in eo contesto.

Per esempio, sulla polemica pizzaiola se fare o no le centrali spezzanucleo pure tra le pizze - io sono contrario, ma più per contrarietà ai modi bubbi delle pizze che per contrarietà alle centrali misme - l'idea (1) è che le centrali che interessano ai pizzajoli odierni gliele vendono già updatate agli anni ottanta, quindi certi coefficienti sono già progettualmente negativi, e come tali a prova di bubbità dei bubbi di terra - non evidentemente di bubbità dei bubbi de' cieli, benchè certa propaganda avrebbe preteso che lo fossero.

Sulla polemica generica tra le energie in competizione e più in generale le direzioni ammesse per il progressare econobubbo dello mundo mundis, tu lamenti la guerra di cifre ma purtroppo a parte quanto mi costa il kilovattora o quanto mi costa la morte di n bubbi, al bubbo attuale null'altro può importare perchè tutto è tradotto in moneta. Tale materia è dipersè ridotta a guerra tra calcoli, per cui puoi decidere cosa inglobulare e cosa no nel calcolamento costo/benefizio, eventualmente anche morali, felicità, tristezze; ma non è che puoi non calcolare.

Sulla conta dei morti, forse va detto che i numeri della propaganda dei fautori dei nuclei sono molto migliori di quelle degli ecologici - che per cernobil si spinsero a numeri a sei cifre, e che in generale mi pajono capire le cose come quei bambini che disegnano il papà più grande della casa misma.
Peraltro tutto fa morte, solo che spesso la fa in un altrove-non-progressato e così diverso e così lontano che non ci affetta.

14/3/11 14:17  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Nel mio commentario, caro bubbo commentatore, non volevo commentare quello della campagna in se e neppure quello degli oppositori al nuclearismo ma proprio solo seguire bene quello dellla propaganda nucleare in caso che il disastro sia poco nascondibile in modo tradizionale.

Io non credo che se la comparazione fosse esplicitamente tra kilowattio e bubbi morti i bubbi sceglierebbero i bubbi morti per pagare meno. Infatti la propaganda sposta la comparazione perché anche il bubbo liberismo deve sembrare una cosa dal volto bubbo e non quella bestia che è.

Poi non va dimenticato che questi sono gli stessi delle guerre di pace, delle torture ai malati terminali e tutte le bubberie, ma evitando che la riscoperta della profonda solidarietà tra esseri senzienti possa ostacolare l'ingrassamento tangentizio.

Non sono i tempi che uno è contro, sono quelli che uno lascia fare e qualcuno si riempe le tasche. Un po' come insegna quello della nave da guerra che portava gli aiuti, hanno visto che cerano i nani Curì e sene sono scappati con i loro aiuti. Ma così, senza contrapporsi ma comunque andandosene lontano.

Finché cè un lontano.

14/3/11 17:35  
Blogger atlantropa said...

Ah, certo, carissimo Bubboni; ma infatti nel mio precedente commentario cè un'omissis non irrilevante.

Quando dicevo che al bubbo odierno nulla può importare se non il soldo, e da quel punto in poi, per bubbo pensavo a quello dietro le quinte, il bubbo decisore, policante, esecutivo, capo, e non il bubbo simplex che è targhetto della propaganda. Non che il bubbo capo non sia vittima anche lui di altra bubba propaganda; ma sarà una propaganda d'ordine superiore rispetto a quella strabubba.

Per il bubbo più uguale degli altri gli n bubbi morti possono ben valere il costo minore del kilovattora, vedi il caso famoso della macchina che non cera il guarnimento da 10 dollari ed esplodeva o, ancor più facilmente, le guerre di pace dove il morto è quasi tutto altrui quindi chissenefrega.

Jammai questa cosa la si esplicita nel propagandaggio, perchè non si deve mica capire che certe cose buone sono pure feroci se viste dall'altro angolo [al contrario certa retorica va sanciscendo da tempo che un morto è una tragedia come un milione - non che soggettivamente non sia vero; ma ho il sospetto che lo si dica solo per evitare che poi in certi casi si facciano certi conti e si capiscano certe asimmetrie].

Sugli sceriffi che vanno e ajutano meglio ridere, come quando l'altro giorno la caposceriffa ha detto che i merigani avrebbero portato le bottigline d'acqua per raffreddare - che sarebbe stato umpò come dire: combatti l'acqua con l'acqua.

14/3/11 18:53  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Così è, cè da ridere.

Però bisogna vedere bene i bubbini come si impregnano della propaganda. Per ora vedo bubbi che guardano la TV dei giapponi e, come giò dicevo, le loro previsioni del tempo. Poi mi aspetto quello dei contatori, le scorte di farina (boh, per farci che?) e tutto. Ma quello che voglio vedere bene sono i pensamenti imparati, finché sono freschi e si può ancora capire la causa con l'effetto.

Così, solo per ridere.

14/3/11 23:12  

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