16 marzo 2011

Bubbitatis probabilitatis
Mi pare che si possa dichiarare chiusa la fase in cui la comunicazione dei nulceari è "pura". Fino a quando la cosa è la notizia dei titoloni pizzaioli mi aspetto un disordine totale che non permette di cogliere i messaggi gestiti da quelli a casaccio.

Tra le cose bubbe del momento due mi pare risaltino:
1) I danni della divulgazione della pseudo-scienza sono sempre presenti, come l'incapacità di capire e di spiegare il concetto di probabilità, tuttavia credevo che la pratica del software avesse diffuso l'idea che un fenomeno complesso, su cui non puoi (in pratica) avere dati o su cui ne hai troppi, può essere compreso ragionando sui suoi effetti ma dopo che sono successi. Es., dice l'esperto, non posso dirti quale istruzione del codice è una bubberia ma posso dirti che se il programma si blocca quando stampi allora è probabile che se non stampi non vieni qui a seccarmi che si blocca il programma.
Allora non è che non ti dicono perché l'idrogeno è esploso, è solo che poteva andarsene libero con i suoi nani Curì senza esplodere oppure poteva esplodere perchè uno dei nani ha fatto scoccare una scintilla per via che ha le scarpe con la suola bubba. E' esploso dopo aver tirato acqua? Allora uno dei nani, ecc. ecc.
Quindi uno, tutto esperto, fa una mossa disperata sperando di avere un certo effetto, poi ne ottiene un altro e allora lo capisce ricavandone che cera già un buco anche se non lo poteva vedere sul sitio dei filmini prima di tentare quello che ha tentato.
E' un po' come dire che una parete di 20 cm soluziona tutti i mali. No, potrebbe servire o potrebbe far girare le palle di gafite che non ne puoi avere idea. Dopo, se sei ancora vivo, puoi comodamente raccogliere gli indizi e capire cosa era successo mentre eri girato perché stavi scappando.
Non so, forse tutti credevano che il determinismo della scienza era che uno sapeva cosa faceva prima di farlo e non che poi si trova nella situazione di capire cosa diavolo è successo usando pochi concetti semplici e pochi dati misurabili.
Come se il software non avesse insegnato nulla, anche sul fatto che sai bene di vendere spazzatura ma speri che non ti peschino quando hai fatto un buco così.

2) Credevo che la potenza del'energia nucleare fosse enorme ma non così enormemente bubba. E dire che quella volta l'anno che riesco a vedere le stelle anche la contemplo. Eppure il fatto che un partito bubbo sia stato costretto a strombazzare una posizione diversa mi fa pensare di non averne colto tuttora la potenza. Anche se è una forza soggetta a decadimento. Più avanti mi aspetto il dovuto sostegno alle aziende amiche e, affievolita la potenza, una bella ricomparsa di bubbi giri di parole per dire che sì ma alla condizione perentoria che gli amici siano i nostri. Comunque per un po' sarà bubbo vedere il dispegarsi di tanta energia e restare vivi. Ambo per un po'.

Troppo bubbo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

soggetta a decadimento, ma quando sarà decaduta i bubbini saranno deceduti da un pezzo...!

Orientalia

16/3/11 14:30  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Carpe dies!

16/3/11 14:35  

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