31 gennaio 2011

Facciamo un progetto
E' bubbo come alcune cose che non le guardi per un po' poi le ritrovi diverse, e non ti dai conto di cosa è passato mentre non guardavi. Poi forse era per via che ero tra le tapas o che non avendo la tivu un po' è vero che una certa retorica diffusa non la dai per scontata e non capisci perché tutti si muovono come se fossero bubbi mentre prima non lo facevano.

E uno di quelli che è successo così è quello del volontariato. Quando ero pampino il volontariato aveva alcuni principi e alcuni modi ben chiari:
- il pubblico (sarebbe lo stato) deve fare la sua parte, il volontariato non serve perché lo stato sene lavi le mani;
- il volontariato non serve a guadagnare;
- le aziende non possono fare volontariato (cfr. punto prima), ma solo i bubbini.

Poi si poteva essere più solidali (cambiamo insieme) o più assistenziali (cambia tu che io t'aiuto), ma il succo era quello.

Quando iniziò la fine del lavoro a tempo interminato io profetavo che la società sarebbe cambiata tutta perché doveva cambiare il credito e tutta l'economia, la politica, ecc. Ma non facevo l'esempio del volontariato perché non c'avevo pensato, anche se avevo ragione che tutto cambiava e non solo i contratti lavorali.

Però ora mi dò conto che anche il volontariato è tutto cambiato per via della società precaria. Così non è che uno lavora eppoi nel tardo pomeriggio/sera/sabato&domenica fa qualcosa per gli altri, ma è che qualcuno lavora nel terzo settore perché non lavora negli altri che però vorrebbe tanto farlo. Il tutto si mescola con i crediti, la distruzione del sistema escolare e tutto.

Ovviamente lo stato si è ritirato, perché nessuno chiedeva più che non lo facesse e perché l'opposizione al liberismo richiede una rara chiarezza di pensamento, e così sono arrivati i soldi, i progetti, le specializzazioni di  farsi dare i soldi, l'europ*, un certo ritegno a criticare la mano pubblica che nutre, le fondazioni, le aziende che fanno tanto bene socialmente e tutte le bubberie.

Così, mancando la visione politica, dovendo anche mangiare e non avendo più lavori veri anche questo aspetto della società civile è dominato dalla bubbità.
Ma ancora restano valide quanto inascoltate le parole del profeta: "Fai strada ai poveri senza farti strada" e magari anche senza far curriculus a tutti i costi.

Troppo bubbo!