04 novembre 2010

Mail al vento
Credevo di conoscere tutti i trucchi delle mail contemporanee ma mi pare che siamo arrivati a delle nuove frontiere di comunicazione bubba, al punto che la mail è esattamente il canale di comunicazione che meglio la rappresenta la teoria bubba per cui uno parla, usando parole che non capisce, e un altro lo ascolta dando un significato tutto suo alle parole.

Ad esempio ho scritto: quando viene Bubbazzi dagli il cazzabubolo che poi mi serve giusto il giorno dopo e non c'è tempo per il corriere.

Risposta: ho spedito il cazzabubolo con il corriere.

Ok, è colpa mia che ho finito la mail, sbagliando, con la parola 'corriere' però è segno di un livello nuovo di individualismo e bubbità.

Fino al punto che per convocare le riunioni ho visto che l'unico modo è quello di mandare l'allegato che lo clikki e va nell'agenda da solo. Poi tutti fanno quello che c'è scritto in agenda, senza leggere la mail che ha originato l'appuntamento.

Del resto la più parte delle mail che ricevo sono automatiche, non è strano se anche i bubbi iniziano a mandare mail fatte per essere lette dal cervello elettronico e non da quello che non può più prestargli la minima attenzione.

Tutto sommato è pratico, basta saperlo e anche la mail ha la sua utilità, però mi piacerebbe sentire i bubbi che dicono quello dei mezzi neutri o della comunicazione che con un linguaggio comune ci si capisce. Ma non per mail.

Troppo bubbo!

2 Comments:

Anonymous Anonimo said...

"parla usando parole che non capisce, e un altro lo ascolta dando un significato tutto suo alle parole" ma no, lo fanno solo i professori all'università, dai;)

Orientalia

5/11/10 18:57  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Mannò cara bubbina, qualsiasi comunicazione bubba si basa su questa teoria.

Però è vero che parlare ex-cathedram agevola molto nel raggiungere i livelli più alti di fraintendimento e bubbità.

6/11/10 13:48  

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