02 novembre 2010

Confusio mentis bubbitatis periculorum
E' sembre bubbo sentire dei nuovi discovrimenti sulla mente del bubbo. Ad esempio, come già mi ero appuntato, quello che risulta che non sembra vero che il bubbo non usa appieno tutto il suo cervellino.

Le recenti analisi con la bubbo-TAC funzionale indicano che non ci sono zone inattive, ma vedendo comè ridotto il mondo è sempre bello credere che il grosso sia inutilizzato, come pure se uno vende gli appositi corsi di insegnanza della mente.

Ma quello che più mi ha colpito sentire dalla bubba della radio delle tapas è che non è vero che fare esercizi per la memoria è sempre beneficioso. Ci sono casi dove l'extra sollecitazione della mente del bubbo può causare confusione ed essere dannosa.

Ora questo lo sapevo, sempre si considera che il bubbo non va sollecitato, se non capisce è meglio lasciare le cose così, senza sforzarlo che tanto non riesce, si ribella e può anche mordere. Ma anchio credevo quello che la mente va esercitata e tutto. E invece no, per taluni è meglio non sforzarsi e, come sempre, non cè modo di sapere se uno è taluno. Ma, insegna la pseudoscienza moderna, in questi casi è meglio non correre rischi inutili, anzi incomprensibili.

Mentis scientia bubbitatis menti indagatio.
Mentis scientia laborum sine terminus.
Mentis scientia execessum laboris confusio mentis causatio.
Mentis scientia bubbus est.

Troppo bubbo!