03 luglio 2010

Differentia visio egalitati confusio
Volevo dire al commentario della bubbina, mappoi mi sono dato conto che è largo e lo metto qui che è meglio.

Riflessionandoci bene sulla cosa della legge che si lamentano mi pare di vedere un po' come con gli operai. Che gli uni chiedono condizioni di lavoro e gli altri cercano, ma facendo credere di combattere la stessa battaglia, condizioni di rappresentanza. Infatti gli altri sono imparati che se hanno la rappresentanza possono tutelare tutto e tutti (oltre a se stessi e all'organizzazione), mentre gli altri si ritrovano poi a capire che quelli dell'organizzazione sono stati tutelati mentre gli operai li hanno bastonati e con il consenso e la "mediazione" di quelli che credevano li aiutassero. Così gli operai aiutano gli altri a fare la propria battaglia, anziché aiutarsi sui contenuti, nel merito e non su troppo lunghi giri di rappresentanza cheppoi a te non ti aiutano affatto.

Allora amè al più interessa che le indagini siano fatte bene e con tutti gli strumenti necessari, anche quando riguardano i membri della tale setta, e tutti gli altri indistintamente.

Non è il mio interesse priotario che ne parlino i giornali o che non siano sanzionati se ne parlano. Non ho questo interesse perché hanno già dimostrato quello che sanno fare ed è inutile pretendere cheppoi il bubbo diventa furbo. Quindi mi va bene che siano limitazioni al parlarne dei giornali, perché deve prevalere il superiore interesse di tutelare le indagini (e quindi di tutelare gli innocenti e i colpevoli) e quello di tutelare il bubbino privo di incarichi pubblici anche dal tette & culi della stampa.

Ora è chiaro che questa legge, come qualunque altra che venga da questa classe di politicanti, persegue fini antidemocratici e di aiuto agli amici (tra cui membri della tale setta), ecc. ecc.

Ma sarebbe bello che quelli che battagliano insieme non si facessero cadauno il suo, piccolo, misero, minimo, personale interesse (di fare soldi), mescolati ad altri che vogliono farsi eleggere al prossimo giro, e ad altri che credono davvero nei valori e sono buoni. Peccato che non sarebbe contemporano se non fosse così e non sarebbe bubbo, anzi

Troppo bubbo!

7 Comments:

Anonymous Anonimo said...

e se al bubbino ordonario i tetti e culi della stampa interessassero?

EG

3/7/10 17:04  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Perché magari sono i più cliccati sul sito e i video più visti?

E' una trappola già chiarita che non giustifica ne la miseria degli articoli ne merita tutela di legge.

Non dimentichiamo che il business editoriale va a rotoli a livello globale, quindi la valutazione su cosa interessa e cosa no non è che la sanno fare poi tanto bene...

Il problema non è che non si può più parlare di tette & culi (senza pagare la multa) ma che non si possono fare indagini per trovare colpevoli e scagionare innocenti. Ma su questo diritto/dovere sarà poi difeso dagli stessi con lo stesso vigore?
Altrimenti basta un emendamento e il bavaglio saranno contenti e felici di ri-metterselo da soli.

3/7/10 19:30  
Anonymous Anonimo said...

certo, ovvio, questo è il problema.

Però sul topic ti assicuro: ho visto le vendite di un noto (e ottimo) settimanale con tette/culi in copertina, e senza, e i picchi delle vendite nel primo caso erano alti; nel secondo cadevano, invariabilemnte.

Da ciò ne consegue che la gente, mediamente, si interessa più a certe cose che alla reale persecuzione dei colpevoli di fatti gravi. Basta che non coinvolgano personalmente.

EG

4/7/10 17:15  
Blogger Bubbo Bubboni said...

No, io ne conseguo una cosa diversa.

Intanto sono sicuro che io non ho mai comprato quel settimanale. Quello a cui sono abbonato da anni non ha ne i culi ne gli articoli scandalistici. E quelli che hanno solo culi (e oltre) non sono affatto salvi dalla crisi, anzi.

Allora? Il fatto è che si raggiungono (e parzialmente si creano) segmenti diversi, perdendosi e non conquistandosi lettori di altre fasce.

E comunque i risultati economici sono generalmente scarsi e incapaci di fronteggiare la crisi, non fosse per aiuti di stato ed economia artificiale fatta vendendo con IVA ridotta prodotti tuttaltro che editoriali.

No, credo ancora che i prodotti scarsi vadano ai mercati scarsi e di quelli è difficile accontentarsi. E anche che guardando male non si vede bene cosa succede sul mercato.

E' facile misurare le vendite, è difficile misurare quelli che non ti comprano perché non ne vale la pena.

4/7/10 17:48  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Mi ero anche dimenticato quello degli esteri.

Nei soliti questionari su che periodici uno legge non ho (ancora ?) trovato che chiedono se leggi quelli esteri.

Uno guarda quelli ti comprano (più o meno fedeli, più o meno occasionali) e non capisci quelli che sono già scappati perché non ne possono più.

5/7/10 09:44  
Anonymous Anonimo said...

mi sa proprio che lo hai comprato, altro che!;)

6/7/10 07:33  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Umm, non li leggo neppure in sala d'aspetto. L'ultima volta, saranno 8 anni fa, ho imparato tutto sulla cura dei piedi da un poster dell'associazione dei piedologhi o qualcosa del genere perché non avevo il mio palmarino e volevo evitare le riviste dei culi.

Del resto se non leggo quello che scrivo perché dovrei leggere quello che tanto non mi impara niente?

6/7/10 10:50  

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