01 giugno 2010

Via vai, via resta
Gli appunti partono un po' da qui e un po' dalla Ley de Memoria Histórica per cui, tra l'altro, tolgono le insegne e i nomi delle vie dei criminali franquisti.

Si possono mettere alle vie i nomi dei bubbi del passato che erano legati alle dittature e alle loro scelte più criminali, tanto un po' ritornano le dittature nei loro contenuti e un po' nessuno si ricorda, anche loro erano buoni, e tutto? O no? Come al solito la questione va posta in modo bubbo per capirla.

Perché si mettono i bubbi nelle vie?

Ora che le ideologie fascie riprendono forza è sicuramente un piccolo pezzetto nella strada verso la legittimità e lo sdoganamento delle posizioni. Cioè nonè che tanto che cercano il nome per una via a casaccio pescano personaggi legati ai vincenti di allora. Così a caso. No, è che oggi si preferiscono, è che la situazione è inserita in un contesto. Oggi si cambia l'insegnanza della storia recente, oggi si dice che anche loro, in fondo erano giovani che si impegnavano, oggi si dice che era una posione possibile, oggi si mette un bandierone, oggi muoiono eroicamente i nostri, oggi non si indaga sui picchiatori, oggi si scarcerano gli assassini. E questo è un pezzetto che non può essere visto come se fosse un pezzetto di altre situazioni, di altri fatti e di altre epoche.

Ma i nomi a cosa servono? Vabbé a distinguere (per modo di dire, dipende dalla città e comunque tutto bubbamente). Ma forse anche ad ispirare i bubbini che passano e dicono: chi era costui? Che grande insegnanza posso trarre da codesto granduomo? Così dicono i bubbi sempre desiderosi che qualcuno gli esplichi come vivere e a cosa credere.
Poi uno vede anche vie che hanno concetti più complessi. Da Via della vergine a Via della scrofa e rimane confuso e bubbo.
E Via dell'Oceano Pacifico,  Via Flavio Domiziano (sarebbe in realtà Titus Flavium Domizianum malscritto) o Via dell'orso? A cosa ispirano il povero bubbo?

Ovviamente nessuno sene frega del nome se non il poveraccio che scrive il discorso per l'inaugurazione della targhetta, basta che lo si riesca a scrivere e che sia pratico (es. Viale Maresciallo Pilsudsky)!

Allora non è che ci giudica se il bubbo targhettato era degno del premio della dinamite, dell'aureola fulminante, del premio del cinema e di quello del coro dei bubbi. Tanto nessuno lo sa, ma tutto non è a casaccio, anche se è bubbo, anzi

Troppo bubbo!

9 Comments:

Anonymous Orientalia said...

Mi sento chiamata in causa: Giuseppe Tucci, il povero intitolato, ha anche fondato il Museo Nazionale dell'Arte Orientale! Lui se ne è andato, il museo ha acquisito tutte le sue collezioni dall'India, Pakistan, Afghanistan, Nepal, Iran e Tibet!

L'intitolato ha anche fondato l'archeologia italiana in Asia! Pensa a quante bocche ha sfamato in loco coi lavori, e pensa a quante bocche sfama ora - di bubbini semplici, di bubbini complessi, di ambasciatori, di ministri e viceministri, di politici.

E' un benefattore dell'umanità, altro che!

1/6/10 09:16  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Ma non è il motore dell'azione del bubbo che sia stato buono o colto o saggio.

Altrimento il citato Domiziano lo togliamo perché è stato ispiratore di tante bubberie della leggenda aurea o lo lasciamo perché parlava latinorum come Bubboni?

E Via della scrofa la togliamo perché è grassa? O la lasciamo perché non se la tira tanto, che nel mondo attuale è sempre un bene?

Nonono, non è questo il punto bubbo. Resta la domanda. Perché ora? Perché quì? Perché lì?

Ma ha ragione il tale. Le buone domande non hanno risposta e le altre non la meritano.

1/6/10 09:31  
Anonymous Anonimo said...

già, perché ora? Cui prodest?

1/6/10 10:59  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Non so dove sono i prodi a cui intitolare vie e piazze che citi, ma sempre mi chiedo se le cose sono inserite in un contesto o sene sono fuori.

Perché fossimo fuori allora si potrebbero anche fare cose che dentro non si possono fare.

Ma siamo fuori? Deviam viam?

1/6/10 12:00  
Blogger atlantropa said...

Io bubbamente dubito che l'intitolazione di una via a un fascio serva innanzitutto perchè il pedone bubbo reflecsioni sul chieracostui. Magari può esserne un effetto coll'aterale, ma secondo me è che - come dici sempre tu grazie in particolare a quello col cognomen omen ed altri conciliatori nazionali uonnabis - i fasci sono usciti dalle fogne e ora che possono si affrettano a prendersi qualche parziale soddisfazione, typo che avevano ragione anche loro, e che cerano anche i loro morti, e poi chissà.

Ma senza un vero programma allunga scadenza già compilato - almeno credo e (forse) (bubbamente) spero...

1/6/10 16:52  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Sì, in definitiva la linea sotto il nome che talora compare sulla targa (filantropo, bubbo, exploratore, ecc.) non è ragione suff. affinché il bubbo riflessioni e tragga esempio di vita e di arte dal cotanto bubbo citato.

Allora perché tale nome o tal altro se non per dire che il postero appartiene al corrente deo politico al potere?

In definitiva io non mi chiederei tanto se il tale è meritevole della targa, anche se firmò le leggi razziali, ma mi chiederei se i politicanti necessari per far incidere il marmo sono degni di marchiare a fuoco come loro il tale scienziato.

Inoltre va ricordato che tra quelli oggi appesi ci sono eroi del calibro di Emanuele Artom che non è che firmarono perché tutti firmavano o erano fasci perché tutti erano fasci, ma che furono fatti a pezzi perché noi potessimo questionare quì e lì tutti democratici. Ma non è il loro solo nome a dare l'esempio di chi, tra gli antichi, visse priorità e valori oggi incomprensibili in un mondo perennemente a 90 gradi per raccogliere anche la più piccola monetina.

Non è il nome che comunica i valori, le scelte, le belle figure, le contraddizioni e i rischi.

Quindi per me sarebbbe meglio, ma molto meglio, "via le mani dal naso" che almeno da un messaggio igienico immediato anche al bubbo meno historico.

1/6/10 17:19  
Anonymous Orientalia said...

"i fasci", come i vetero comunisti, muoiono, la scienza va avanti (quindi non muore ma si trasforma). Gli scienziati portano un contributo per tutti.

Quante vie sono state dedicate a Stalin? Eppure con le purghe si sbarazzò degli oppositori del comunismo e dei bolscevichi della vecchia guardia. E che dire quello che ha fatto agli ebrei? Sono amica da una ebrea russa orignariamente tedesca (1600), so la storia della sua famiglia e so le persecuzioni che hanno subito come minoranza.

4/6/10 11:53  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Gli antichi sono tutti bubbi, c'è poco da fare. Solo i moderni si ergono sulla barbarie inquanto privi di valori o ideali che possono portare anche a fare cose discutibili, mentre nessuno oggi mette in discussione il bello di gonfiarsi le tasche.

Mi ricorda un po' la questione di Via Gaetano Bresci contrapposta a C.so Re Umberto. Eppoi ci si chiede perché ci sono incroci pericolosi...

4/6/10 12:03  
Anonymous Orientalia said...

"Solo i moderni si ergono sulla barbarie inquanto privi di valori o ideali che possono portare anche a fare cose discutibili, mentre nessuno oggi mette in discussione il bello di gonfiarsi le tasche."

Parole sante, gran bubbo, anzi, bubbe!

Tucci aveva le tasche abbastanza gonfie, ma del suo lavoro. E a ogni esplorazione si sgonfiavano al volo! Anzi, a piedi, a pony, a mulo, a yak. Per fortuna era anche un gran collezionista così ora noi abbiamo tutte le sue collezioni intere intere (a parte quello che è misteriosamente sparito, per esempio un qualche manoscritto preziosissimo e antichissimo, unico al mondo, ma aveva degli allievi molto devoti, forse loro ne sanno qualcosa, chi sa).

5/6/10 19:11  

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