21 marzo 2010

Votationis criteria
Ad ogni elezione uso sempre lo stesso criterio di cambiare criterio in base alla situazione, per essere fermo nei principi e flessibile alle situazioni.

Anche questa volta ho guardato se cera modo di espressare quello che vorrei ma non cè. Quello che vedo sono le solite tecniche dei candiati:
- la pagliuzza d'oro, che già melo ero appuntato. Ad esempio il candidato che si batte per la laicità. Bene, è un valore bubbo e tutto. Ma, guarda un po', il suo partito sostiene la TAV. Ora potrà anche farmi piacere che sia permesso il funerale di stato senza insegne religiose ad ogni gruppetto di morti nei lavori o tra i residenti ma non mi basta e non lo posso appoggiare neppure con un tratto di matita.
- quello che lui fa le cose di buon senso. Bravo, ad esempio si è battuto (mah) contro la privatizzazione dell'acqua. Giusto, è una bubberia mafiosa. E contro chi si è battuto, chi ha fatto la legge di privatizzare a livello locale per cercare di ramazzare più soldi dalla privatizzazione e turare il buco che darebbe tanti pensieri alla carriera politica nazionale del tale? (cioè si privatizza per solidi motivi legati al futuro di uno e a danno del futuro di tutti gli altri). Chi è il maramaldo di turno? Chi? Chi? Beh, c'è il simbolino sullo stesso foglio del canditato che strenuamente si sarebbe opposto. Mi sa che mi oppongo io e tanti saluti.
- quello che altrimenti vincono gli altri che sono cattivi. Se a qualcuno basta come ragionamento è inutile ragionarci su ulteriormente che tanto non ci starebbe nella sua testina.
- quello che fa tutto lui. Che in una paginetta c'è un'enciclopedia di mali e disgrazie ma quasi nulla di competenza dell'organo che si va a eleggere. Vabbé, casomai si votasse per il dittatore del mondo o il tuttologo più bubbo il materiale elettorale si può riciclare. Poi sono quelli che risulta che non vanno mai alle sedute e forse non è un male, ma non voglio mandarceli io da qualche parte che si sentono poi obbligati.
- quello che mandiamo uno di un'altra regione nel governo di questa regione qui, che faccia gli interessi di quelli nati nell'altra regione che altrimenti tutti li disprezzano e fanno le leggi contro di loro. Beh, sarebbe anche un criterio, ma forse prima è meglio che raffinate gli indirizzari, e non perché voglio male a quelli nati in qualsiasi posto e sarei anche contento se non ne volessero a me solo perché sono nato in un'altra regione rispetto al tale candidato. Poi voglio vederlo quando ci sarà da spartirsi i soldi per i festeggiamenti che le regioni sono unite se si tira indietro.

Bisogna anche considerare che di voto ne ho uno (come al solito) e che non ha senso che voti per chi vuole TAV, nucleare, mafie, soldi al partito, cemento, ecc. ecc. Insomma non è che devo votare per qualcuno che vince, perché tanto non può essere che le crocette rinnovano la politica e tutto.

Allora o scrivo "Troppo bubbo!" sulla scheda (ma è vietato scrivere qualcosa di saggio sulla scheda che quindi sarebbe annullata, forse) oppure voto per una lista che è contro almeno alle principali bubberie e mafie.

Ho guardato qui ci sarebbe ma ci sono i ma. Intanto sono populisti e un po' superficiali, poi hanno un sistema di selezione dei candiati bubbo e si vede. Ma, con un po' di sorte anche se non conosco benebene la legge elettorale locale, nessuno di loro viene eletto.

Così voto, che sembro tutto democratico, non appoggio i mafiosi ladri, che non avrebbe senso, e tanto se va tutto bene non faccio neppure danni con qualcuno che non ha o non mi dice che ha una visione politica matura e completa che mi possa interessare! Mi pare una scelta bubba, anzi

Troppo bubba!