19 febbraio 2010

Sine sensum
Leggendo i commentari mi pare che di tante cose si è perso il senso. Magari subito sene parlava, poi non si capisce più e se uno arriva dopo è tutto incomprensibile.

Picchiano selvaggiamente una manifestante contro la TAV che era scivolata sulla neve. Sembra normale fino a che uno si chiede ma perché? Il branco si difendeva da cosa? Difendeva cosa? Quale diritto? Quali cittadini? Quale stato? E da cosa? Da una che scappa e che rimane da sola? Lo stato voleva spaccare un naso, l'orbita oculare e un po' di ossa per favorire il transito dei treni che oggi, semivuoti di persone e merci, pigramente transitano? Non era quello che uccide per "difendersi" da uno con l'estintore, è ancora più assurdo, più senza senso e più ordinario.

Il solito muore in cantiere e il periodico, senza ridere, "informa" che era al primo giorno di lavoro. Credevo di fare bene a non ritenere colpevole chi non è stato condannato con sententia in judicatorum finalis, però non è che posso essere così bubbo da non capire che non è che muoiono tutti giusto il primo giorno. E' che quello è il giorno in cui li regolarizzano, prima erano in nero, si presume. Eppure anche di questo è perso il senso. Il periodista che riporta la "notizia" non ci pensa, non si chiede, non dubita, non consulta l'archivio.

E' normale che sia senza senso, ma si può lasciare le cose senza senso perché è diventato normale.

Troppo bubbo!