23 gennaio 2010

Ricchi coi panini
La cosa che taluni imprenditori pensano di riuscire a riprendersi se le mafie si prendono il solito treno di soldi, magiando qualche briciola eventualmente caduta dalla tavola, mi ricorda quello che pensava di vendere i panini al nuovo stadio.

All'epoca la priorità mafiosa era lo sport, nel senso che le strutture per lo sport di base erano lasciate nell'abbandono (non quanto adesso, erano comunque altri tempi), ma si doveva assolutamente costruire un nuovo stadio, che tanto lo pagavano i privati, la città si sarebbe sviluppata, ecc. ecc. secondo la solita retorica ufficiale.

Poi la realtà era che la struttura era degna del grosso architetto, con costi di manutenzione folli, basata su numeri e modi d'uso idioti, e credo che ora l'hanno già demolito o presto lo faranno (ovviamente per buttare i soldi pubblici una bubberia ancora più bubba e mafiosa).

Ma mentre pochi si opponevano allo stadio dell'epoca taluni speravano di vendere i panini e guadagnare qualcosa e quindi non si opponevano. La realtà fu poi che non si poteva neanche passare nel parcheggio vicino al sacro stadio nei giorni in cui era chiuso... altro che panini improvvisati!

E così oggi. Sìsì c'è la mafia ma forse qualcosa arriva anche al tessuto produttivo "normale". Ma non sarebbe ora di esigere di mangiarsi la torta e non di supplicare di ricevere qualche briciola?

Troppo bubbo!

P.S.: Ma l'altra manifestazione è sparita? E io che speravo in qualche brillante sfoggio della retorica mediatica in grande stile! Vabbé, domani guardo anche le fonti più bubbe per vedere se c'è qualche pensata bubba su come dire che hanno sempre ragione.