28 settembre 2009

Comprensione
Beh, si inizia a capire come funzionano e come funzioneranno le relazioni tra il president e uno stato suddito che a tratti sembrava tanto spavaldo.

Dopotutto il president combattivo, aiutatore di golpisti, gran preparatore di future guerre di pace, gran bancario e medico massivo nonché simpatico mediatico deve anche occuparsi della gestione delle pendici più remote dell'impero di cui riceve i rispettosi vassalli e vassallini.

Mi pare che tre siano i punti finora chiari:

1) ficcanasaggio totale in qualsiasi dato commerciale, industriale o personale. I paesi sudditi non possono opporre il blabla di privacy nei confronti di chicchessia ente superiore. Anzi il blabla di privacy serve appunto perché non si sappia quali dati viaggiano e come sono gestiti e perché.

2) acquisto obbligatorio e indiscutibile di tecnologie energetiche obsolete, inquinanti e pericolose. Le scorie però saranno inviate a paesi di rango ancora inferiore.

3) acquisto obbligatorio di armi e quote di partecipazione in tutte le guerre di pace che sono state volute dal president. I paesi sudditi ricevono però dei punti fedeltà ogni tot milioni di euri spesi in acquisti di materiale bellico o in supporto alle truppe. Non credo ci siano extrabonus al morto ma non mi è chiaro come si valuta la qualità dello sforzo bellico di pace. Chiaro che non basta chiudere un po' di armati in un fortino mentre fuori piove, l'impegno dovrà pur essere valutato e premiato.

Non resta che vedere seppoi arrivano anche le simpatiche battute del president, belle tradotte. Almeno non ci sarebbero solo enormi costi umani ed ambientali ma anche qualche lieto sorriso.

Troppo bubbo!