15 giugno 2009

Contro, ma senza fare male
Capisco che tra le pizze non si sia pubblicizzino molto le uscite dal nucleare di vari stati. Ma tra scarsità di uranio e grandissimi esperti che ancora non hanno soluzionato il problema delle scorie (o che metterle in un buco la chiamino scientificamente 'soluzione'? Ma si parlava di merd* di cani o di scienziati?) c'è il fuggifuggi e il problema di smantellare le baracche residue. Emmenomale che sono i pannelli solari ad essere cari.

Intanto la propaganda bellicista sembra aver perso gli ultimi lacciuoli post-seconda guerra e ora gli eserciti possono tranquillamente propagandare il loro armamentario e i relativi costi senza che nessuno dica "ma non c'era da tagliare le pensioni perché non ci sono i soldi, e le generazioni e i poveri?".

Così tra le tapas i periodici pubblicano il materiale bellico sui missili da 57 e rotti milioni di euro (46 pezzi, pronti all'uso) o che tra i wuster ne hanno già 600 europei pezzi (ma proprio tra i wuster? 600? vabbé, sempre ottimisti).

Ora i tapaioli con 631.359 euros hanno affittato un poligono remoto, hanno distrutto una casetta di cemento e hanno messo il video sul noto sito, un po' come quando il solito gruppetto di balordi picchia un handicappato e mette il video ma più caro.

Dice, saggio, il generalone ponderando il prezzo di ogni missilone che "No sería lógico usarlos para destruir un tanque, pero sí una planta nuclear.".

E qui il punto bubbo. Vabbè avete avviato l'uscita dal nuclerare e ne siamo tutti contenti. Però quella spazzatura bisogna smontarla pezzo-pezzo ennon a forza di missiloni!

Troppo bubbo!