17 aprile 2009

San Bubbo e la donazione della punta
Spesso suscita meraviglia una delle poche immagini di San Bubbo che ancora restano nelle moderne chiese.
Evvero che, a causa della solennità che ha assunto l'ignoranza dell'iconografia religiosa, pochi capiscono un'immagine che appare quasi violenta e che pare non far risaltare la grandezza di San Bubbo. Così tanti restano disorientati ma non trovano adeguate spiegazioni che ora metto qui perché ci siano.

Causa di disorientamento nell'interpretazione viene anche da quel minimo di rudimenti della tale religione che alcuni ricordano vagamente. Come può una religione per cui è meglio farsi uccidere che uccidere mettere sugli altari una immagine che pare violenta? Come se questi passassero il tempo passato a finanziare e fomentare guerre di nascosto oppure a benedire armi!

E invece il quadro raffigura un episodio di grande generosità e San Bubbo, che appare a terra, è in realtà il grande amico e il generoso modello da imitare. Per questo sta sull'altare del resto!

Nel quadro tipico si vede Michele, con le ali e i capelli biondo-ariano, e San Bubbo a terra, con le ali e senza aureola (perché era vivo quando fu dipinto il quadro).

Michele e Bubbo erano grandi amici, si conoscevano praticamente dall'inizio dei tempi ed erano contenti. Giocavano a guardia e ladri, alla lotte e a tutti i giochi che si addicono ai giovani bubbi rampanti. Solo che Michele i pampini rompicazz* lo prendevano in giro perché aveva i capelli biondi e si intristiva. Così un giorno San Bubbo gli regalò una punta d'orata da mettere sul bastone che i due usavano per giocare.
Nel quadro si vede appunto Michele tutto contento e San Bubbo che mette la freccia al bastone, con generosità ed impegno bubbo. Spesso il quadro fa finta che San Bubbo tragga da sé la freccia, proprio ad esaltare come è stato buono il Bubbo a capire la necessità dell'amico e ad aiutarlo.

Così, dicono le cronache, Michele potè finalmente uccidere i pampini rompicazz* che lo prendevano in giro e visse felice e contento, come fosse in paradiso.

Come al solito le cose basta saperle vedere, o farsele capire da qualcuno, e sono sempre belle e
troppo bubbe!