31 marzo 2009

Nomi sparsi
Mi ha sempre colpito come la prensa non pizzaiola mette sistematicamente i titoli dei vari bubbi e quella pizzaiola mette nome, cognome e indirizzo di tutti gli opinanti ma non due parole per qualificarli.

Così vedi solo notizie tipo "Bubbonia: Ancora nulla" oppure "De Bubbis: Sapeva" e questa sarebbe non tanto il titolo da esplicare quanto la """notizia""" a sostegno della TV.

Il tutto unito alla via al multirazzismo che caratterizza codesti tempi. Così mi appunto due belle notizie che segnano un rallentamento nella via al multirazzismo e un avanzo nella via verso i valori più alti del bubbo.

1) Un bubbo extra è stato picchiato selvaggiamente. Da una settimana è in coma ma (dicono) che i periodici lo hanno cancellato. Niente scheda sulla vita del poveretto, niente interviste agli amici, niente frenetica caccia ai responsabili, niente messaggi rassicuranti che non è fascio-razzismo da parte di tutte le autorità riunite. E' un po' come se la società multirazzista svanisse, cedendo il passo ad un mondo di letizia e consumo, dove gli extra- producono in terre lontane e non lavorano in terre vicine. Così non era multirazzismo, era una leggera nebbiolina che fa dimenticare, fa riposare i tromboni della retorica, è una società che scivola nel coma, piano piano a suon di botte.

2) Mi ricordo vagamente che anche i blog opinavano sulla pampina rapita e la rapitrice catturata dalla folla (in modo un po' strano, vabbé) e poi che bruciano il campo e le cose, che era multirazzismo. E non lo era! Era un affare da 200 milioni di euri nel terreno che ora è stato liberato a fuoco dalle baracche. Dopo appena tre passaggi non si sa di chi sia la società che ha vinto l'appalto pubblico. Oh, avevano ragione i fasci. Non era razzismo, erano soldi agli amici!

Troppo bubbo!