01 febbraio 2009

Poco buono ma bubbo
Passato il blabla per il giorno della memoria mi appunto la sintesi anche se non riesco a vederci molto di buono.

- Precotti: grande maggioranza di discorsi pre-pensati cheppoi uno riciccia per l'occasione. Ma poteva essere anche il solito incendio di una sinagoga, le svastiche sulle tombe, il compleanno di un gerarca nazi, i missili o qualsasi altra cosa. Un limite dei pre-pensati e che si adattano malamente alla situazione ma, come tutto è un martello quando serve, così il pre-pensato è un discorso stiracchiabile a qualsiasi circostanza, anche se rimane stiracchiato.

- Militaristi: è il passo dopo dei precotti. Alle volte hanno timore a dire che sostengono una parte una guerra recente, così devono funambolare un po' ma poi arrivano con il bellicismo tradizionale. Anche qui non è che sia per il giorno della memoria, è che c'è quello e quello si usa. Per chi usa normalmente i morti usare quelli vecchi o quelli futuri dà iguale.

- Secondo me: è questo che non riesco a vedere il lato buono. Il relativismo unito a doppio filo all'ignoranza, all'individualismo e alla bubbità è micidiale. Il "secondo me" è il salvacondotto per qualsiasi frase ignorante, nazi, pre-pensata e bubba. Nulla si può opporre, non solo perché è inutile e nocivo mettere in difficoltà il bubbo, ma perché il "secondo me" non ammette replica. Poco importa della storia, della scienza, del metodo o dell'apertura mentale unita al rigore della ricerca intelligente: c'è "secondo me" e tanto basta.

E il relativismo che non permette di evoluzionare, però è perfetto per un mondo pre-scientifico e individualista, al punto che toglierlo lascerebbe davvero il bubbo solo con la sua bubbità.
Se non ci fosse chi raglia "secondo me" sarebbe costretto ad ascoltare, a capire e a scontrarsi con i propri limiti intellettuali.

Mah, forse questo è il lato buono. Ancora una volta nel mondo bubbo è bello vedere che il bubbo non è sconfitto dalla sua propria bubbità.

Troppo bubbo!