15 gennaio 2009

Razza di bubbo
Nell'ambito del lento passaggio verso una società basata esplicitamente sul blabla nazifascista anziché su quello democraturatico, un passaggio importante è il discorso sulla razza.

Non bisogna dimenticare che il facilitatore più importante per cui si sta "evoluzionando" verso il nazifascismo è la precarietà, l'insicurezza, l'instabilità, la paura del bubbo moderno. A questi mali del cervellino la risposta più semplice è il nazifascismo e di qui la progressiva affermazione.

Certo altri facilitatori sono l'ignoranza, la sclerosi della democrazia, la nascita dell'euroburosauro e mille altri fattori più o meno bubbi.

Spesso ci si chiede sui blog se dire "[NAZIONALITA' DEL BUBBO] ruba le arancie" o dire "[COLORE] ubriaco uccide" è o meno razzismo.

Credo che per chi vive quest'epoca di passaggio, lento, di rimozione di quella che veniva pubblicizzata come vittoria della seconda guerra sia essenziale capire bene la questione.

La risposta è che le parole del periodista vanno viste politicamente e non solo come se questi "articoli" fossero piovuti dalla luna mentre i bubbi ammiravano la lucidità della dichiarazione dei diritti dell'uomo.

Politicamente [NAZIONALITA' DEL BUBBO] o [COLORE] si evidenzia e si esplicita perché serve, perché viene riconosciuto e perché è parte essenziale del messaggio.

Una caratteristica importante del nazismo è che la sua affermazione fu lenta e favorita da tanti che pensavano di trarne vantaggio e/o di indebolire i propri avversari. Poi, come un qualsiasi virus, essendo più adatto all'ambiente ha vinto e ucciso gli altri virus e il corpo sano.

Può essere strano a dirsi nelle pizze, ma ci sono ancora nazioni e persone che sostengono il mantra "mai più il nazifascismo!" senza dover aggiungere motivazioni perché la frase è condivisa e fondata sulla terribile storia e su una massa di morti senza eguali. Solo che tra le pizze, e altrove, l'ignoranza ha già prevalso e il nazifascismo è una delle cure possibili per l'ansia generata dall'unione tra liberismo e democratura.

Quindi [NAZIONALITA' DEL BUBBO] o [COLORE] sono parte di una razzismo che ancora non si può chiamare con il suo nome, e forse mai perché alcuni blabla democratici non saranno soppressi. Già dicevo che le stupide torture del ""medici"" nazi hanno, attraverso il blabla, causato la necessità di studiare come publicizzare legittime ricerche genetiche. Allo stesso modo alcuni termini dovranno essere attualizzati ma la compattezza della razza e la distinzione raziale sono un passaggio importantissimo e una "risposta" marcia all'immigrazione (e alla povertà del mondo) di cui il nazifascismo non si può assolutamente privare.

Solo che guardare le cose politicamente è difficile per chi non è abituato. Così gli uni guardano la sedia sotto il proprio cul* e null'altro, gli altri non vogliono scontentare il capo, gli altri le leggi europe* contro il razzismo gli bruciano (non perchè servono, solo che sono moleste), gli altri sono ancora impappati del blabla post-guerra, ecc.

Troppo bubbo!

4 Comments:

Anonymous Anonimo said...

in effetit anche io ho scritto sulla razza più o meno come te..;)

http://orientalia4all.net/post/note-sullantisemitismo-hitler-karl-houshofer-mussolini-e-il-new-york-times (taglia URL)

15/1/09 15:04  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Eh, oggi si vede tutta l'importanza della storia.
Taluni per evitare che si ripeta ma i più per risparmiarsi la fatica di pensare qualcosa di nuovo.
Slogan, discorsi, propaganda, il marketing kit del nazi è già pronto. C'è solo da riempire qualche spazio che era rimasto vuoto e da cambiare qualche keyword che è divenuta obsoleta. Una bella tentazione per politicanti pigri.

15/1/09 16:11  
Anonymous Anonimo said...

sai che nell'università di xxx alcuni miei amici hanno fatto un'analisi del linguaggio del Bubbo Supremo e pare che abbia la struttra, dei vezzi linguistici e alcuna terminologia del Ventennio? A dire chi è pigro eh..:)

17/1/09 16:10  
Blogger Bubbo Bubboni said...

eh sì, non si tratta di buona memoria ma proprio di pigrizia per preferire idee già pensate. Certo anche chi si oppone, facesse lo sforzo di pensare qualcosa di nuovo, sarebbe meglio che ricopiare vecchie idee già malfunzionanti quando erano nuove.

17/1/09 16:43  

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