10 gennaio 2009

Insolitum signus
Pendolare in aereo, ma un po' in tutti i mezzi pubblici e privati, significa essere un amplificatore di differenze. Il mezzo di trasporto più bubbo dei tempi moderni si basa su routine, tradizionalismo e passatismo quindi qualsiasi minima deviazione dalla routine indica sempre un problema. In casi tragici le anomalie indicano anche il mancato caricamento del cibo a bordo ma normalmente rivelano la tradizionale mezzora di ritardo mentre i passeggeri occasionali o non pratici della tratta-compagnia-aereoporto restano fiduciosi e bubbi a leggere le balle dei display informativi.

Così quando arrivati al teatro vidi una coda enorme, non pratico del teatro pensai ai soliti che cercavano i biglietti all'ultimo minuto, anche se sembrava improbabile. Ma così è quando si sottovaluta la bubbità. Cercando di dare razionalità alla bubbità si credono cose totalmente irrazionali. Così, non capendo come funzionava via al centro, sguish sguish e dentro.

Prima di entrare però il primo segno di alta bubbità: il bubbo prende il biglietto, lo legge e indica dove andare anziché staccare il pezzo evvia a tutta velocità. La probabilità di biglietti falsi per un Messiah ficcato in mezzo ad un ponte è nulla anche dal punto di vista di un paranoico, quindi perché buttare secondi al controllo? Ummm, il sensore di bubbità & pericolo ha iniziato a funzionare.

Sullo scalone verso la piccionaia un colpo d'occhio all'atrio e parte un secondo segnale: solo due bubbi a far entrare, la coda fuori era quindi quella per l'ingresso normale del bubbo già bigliettato!

Blabla e si chiudono le porte, in orario inizia il concerto. Durante il discorsetto iniziale era continuato l'afflusso dei bubbi poi bruscamente cessato e c'erano posti vuoti! Basta! Ho capito che era chiaro che sarebbe successo qualcosa di bubbo, cera troppa bubbità nell'aria, anche senza essere pratico del locale.

Infatti alla seconda aria si sentono distintamente dei colpi e delle voci alla porta. Poco dopo inizano le urla, mentre il tenore continua, le urla continuano sempre più forti, mentre quando si siede il tenore le porte si aprono di colpo & con un colpo tremendo. Grida da fuori, urla da dentro, luci accese (l'unica azione corretta in tutta la vicenda), la massa entra e prende posto alla rinfusa. Ripartenza e via.

Dopo il descanso una bubba dovrebbe fare il discorsetto di circostanza ma, emozionata (e non scusata), dice che molti sono arrivati tardi a causa della pioggia e del traffico. "Mentira! Mentira!" esplicano alcuni amanti della verità storica. Hanno ragione, tutto si deve alla bubbità dell'organizzazione e al ponte che magari ha fatto sparire l'unico capace dalla sala.

Comunque una bella edizione, completa, del Messiah. Poi l'hanno pure fatta vedere in TV e rete (solo per 7 gg, non metto il link cheppoi ci mettono i cul* nello stesso link). Mi chiedevo come avessero fatto per cancellare le urla dalla registrazione, dato che i bis sono stati di due dei tre pezzi "rumorosi". In realtà hanno messo solo dei pezzi censurando pure un solista meno brillante, chiudendo con l'alleluja e togliendo, peccato, anche l'amen della terza parte.

Ohh, comuque ci sono delle cose belle per un bubbo:
- è bello vedere degli amici che, vestiti come i camerieri della teeria, cantano benissimo;
- è bello usare la registrazione per fare quello che a teatro è scomodo:
1) fare come il direttore e sentire la musica agitando una penna;
2) suonare il violino ad aria e anche il tamburo con una scatola vuota e il clavicembalo con il tavolo;
3) mettersi davanti allo specchio e fare le facce dei cantanti e del coro, a tempo di musica;
4) cantare, ovviamente tutte le parti, uomini, donne, tenore, soprano, ecc. chi c'è c'è;
- è bello vedere le facce con il fermo-bubbo.

Così non solo è bello rivedere un bel concerto, ma è anche bello vedere che riflessionare sulla bubbità permette di interpretare anche il comportamento di bubbi non già identificati.

Troppo bubbo!

6 Comments:

Blogger .mau. said...

ah, ricordi di gioventù, quando ho accompagnato all'organo Alleluja e Amen del Messia... (più di venticinque anni fa, mannaggia)

12/1/09 08:54  
Blogger Bubbo Bubboni said...

ach, io ho iniziato prima, ma sempre picchiettando il bordo del tavolo!

Troppo umile...

12/1/09 08:58  
Anonymous Anonimo said...

la bubba presente cantava come solista in un coro, poi 50 sigarette al dì le hanno dato piacere ma ucciso la voce.

Ora non si sfizia più a fumare, ha smesso, ma in compenso le è rimasta senza voce.

12/1/09 14:38  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Menomale che hai smesso che è una brutta schiavitù. Dopo appena 10 anni i polmoni si riprendono un po' e magari Va meglio.
Intanto allenati facendo le facce allo specchio come i bubbi. Le facce sono essenziali per stare in un coro, credo.

12/1/09 20:47  
Anonymous Anonimo said...

assì, le facce sono davvero la parte più importante sia nel coro sia nella politica, e in molti altri mestieri.

14/1/09 18:40  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Verovero anche per la politica!
Ho provato a fare le faccie con il sottofondo di un discorso del vecchio coglion*. Prima con faccie opposte al discorso e poi concordi alle parole. Con mia meraviglia quelle concordi fanno più ridere.
Peccato che non lo possa registrare però chiuque ci si può allenare e divertire.

15/1/09 09:16  

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