11 novembre 2008

Capire un cazz* - L'elettromagnetismo
"I magneti contenuti nelle cuffie possono interferire con il funzionamento di defibrillatori e pacemaker. Nessun pericolo invece dalla tecnologia Bluetooth."

Sìsì, si riferiscono agli auricolari Bluetooth...

Secondo il dotto articolo per arrivare a questo interessantissimo risultato hanno monitorato se le intereferenze creavano problemi ai defibrillatori e pacemaker montati su 60 pazienti.

Tentati assassini! Non ammazzate solo i vettori di campo elettromagnetico ma anche i cardiopatici!

Troppo bubbo!

4 Comments:

Blogger atlantropa said...

Carissimo Bubboni,
epperò l'elettromagnete è cosa estremamente complicata per un bubbo.

Da sempre tutto ciò che il bubbo non capisce si spiega agilmente in termini di oscuro capricciare di qualcosa di grosso (per es. tale bubbo con la barba che puote ciò che vuole) o di complotti (un tempo giudaici, recentiormente di tale organizzazione terroristica) o di opportuni vortici magnetici.

Appena un secolo fa il mismo phaenomenus crucis dell'elettromagneticità era spiegato da leggi differenti in riferimenti differenti; anzi fu proprio il riguardare a ciò come ad un bubbo paradosso che costrinse un noto bubbo coi capelli arruffati a mescolare spazi e tempi - che poi ci prese gusto e li spiegazzò pure.

La stessa unità di misura internazionale della cosa più magnetica attualmente sul mercato è un inventore serbo dedito allo studio della teleforza.

Aggiungansi la non linearità em del corpo bubbico - con tanto di percentuale non utilizzata del cervello - e l'intrinseca misterianità del Bluetooth - che non a caso è semiotizzata da un incrocio runico - e sarà facile comprendere come agli occhi del bubbo detta specifica sfilacciante magari induce un opportuno controcampo che infizia l'ordinaria maleducazione auricolare.

Quanto a sperimentare la fisica sul bubbo, rimando alla grossa pittura: anche uomo grasso e piccolo ragazzo sulle prime sembravano delle cattiverie; invece hanno costretto i bubbinisti a spenderci su tutti i loro copechi, che poi l'astoria li ha sconfitti, e senza quei due non avremmo neppure i rendiconto animati dei grossi bubbi metallici che vogliono calpestare Tokio.

12/11/08 17:23  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Gli illustri post della serie "Capire un cazz*" non vengono mai spiegati, però l'idea di fare prove foss'anche solo ipoteticamente distruttive del bubbo cardiopatico anziché lambiccarsi con strumenti e simulatori è di una bubbità talmente palese che c'è sempre il dubbio che il pennivendolo ci abbia messo del suo e non del meglio...

Ah, magnenticus mundi bubbitatis cardio dolenti!

12/11/08 18:16  
Blogger atlantropa said...

Uh, che strano...
Chissà perchè la cosa preoccupante mi sembrava che tipi diversi di auricolari avessero comportamenti em diversi.
Al bubbo cardipatico non avevo proprio pensato.
E il bello è che un pensiero accessorio l'ebbi pure a fare; invero rileggendo il virgolettato avevo pensato: vuoi vedere che non si riferiscono agli auricolari ma solo alla trasmissione del segnale bludente?, poi però Bubboni rimarcava auricolare...

A questo punto o sono così evoluzionato e consapevole di ciò da essere scevro dal pregiudizio che il corpo bubbico è un sacro tempio; oppure sono semplicemente troppo bubbo!

12/11/08 20:19  
Blogger Bubbo Bubboni said...

Ma oramai sei laureato honorem causus in "elettroni & magneti"!

Certo che se il problema sono i mangnetini degli auricolarini il fatto che ci sia o meno il cavetto non è il punto...

Mah, quasiquasi vado a vedere che diavolo hanno scritto i bubbi ricercatori senza la mediazione del bubbo pennivendolo, sempreché abbiano avuto il coraggio di mettere il tutto in rete.

13/11/08 11:02  

Posta un commento

<< Home