23 novembre 2008

Antieco
Voglio segnarmi alcuni dei motivi per cui si vedono grandi proclami antiecologici.

Il punto è che pochi possono davvero dire di guadagnare soldi contanti dal comportamenti e leggi bubbe e possono scegliere se una o l'altra via, eppure milioni continuano a ventilare le gengive con frasi spiritose sul calientamento global o il fatto che non esiste l'effetto invernadero.

Queste posizioni erano ben spiegate quando le sosteneva il noto bubbo e pochissimi "scienziati" amici, ma ora dovrebbero essere sostituite da altre nel blabla bubbo eppure non lo sono.

1) tradizionalismo. Di qualsiasi cosa parli male il Bubboni il tradizionalismo c'è sempre. Nello specifico taluni non hanno cambiato il disco dopo che il noto bubbo ha cambiato registro. Ora che cambia pure il noto bubbo temo che passino ad una delle altre posizioni, come hanno sempre fatto e sempre faranno.

2) vergogna. Credo sia il caso più comune tra gli anziani. Rendersi conto che i miti e le speranze del passato sono diventate una massa di spazzatura che non si sa più dove nascondere non è bello. Come ogni bubbo, quando si mette nell'angolo, morde.

3) tabacco. E' il metodo del tabacco, tutto fa male, tanto si muore lo stesso, anche l'eccesso di pepe uccide, ecc. E' un ragionamento che ha il fiato corto ma solo perché ha i polmoni in cattivo stato.

4) e i pampini poveri? Solita tecnica del girotondo, qualsiasi sia il problema cene un altro più bubbo che viene trascurato. Solo che girando in tondo non si avanza.

5) scienziati bubbi. L'ignoranza moderna ovviamente impregna il mondo scientifico come qualsiasi altro ambito. Se una volta lo scienziato non poteva che essere una persona completa ora è facilemente un poveretto che sa tutto su nulla, che cerca la stabilità lavorale, che vive tra squali e ossequiosi camerieri del potente di turno, che ha già imparato che una qualsiasi minaccia al "suo" settore significa ripiombare in fondo alla scala e in una maggiore precarietà. Morde per salvarsi, in mondo dove qualsiasi bubbo cerca sempre di salvarsi da solo. E solo rimane.

6) economicisti. C'è poco da fare il nucleare o l'inquinamento, ecc. sono dei costi enormi fino al punto da essere insostenibili per qualsiasi assicurazione o finanza statale. Però è più facile capire il costo di un pannello che quello di passare più di 20 anni a smaltire scorie di centrali che non hanno mai immesso in rete 1 kW di energia. C'è anche un po' la speranza che uno paga e uno incassa, ma non credo che prevalga a fronte della profonda convinzione che tutto ha un prezzo e niente ha un valore.

7) speranzosi. Ahimé sono pochi e quando ne vedo uno cerco sempre di non turbare il fragilissimo equilibrio in cui si trova. Sono quelli che sono sinceramente convinti che il bubbo moderno tutto soluziona con il suo cervellino razionale, che se anche crea problemi poi si diverte a rimettere le cose come erano e a riprendere a cantare felice. Quando sono cattivo racconto la storia del verme: "schiaccia un semplice verme, ok è facile. Ora ridagli vita.". Il tutto è viene bene anche come legge fisica ma gli speranzosi ci sono anche tra gli "scienziati".

8) religiosi. Beh, religiosi per modo di dire, ma questi sono più solidi nella loro bubbità. L'idea è che gli dei hanno dato il mondo al bubbo, quindi il bubbo ha diritto di farci quello che gli pare che male non fa al mondo, al bubbo e sicuramente agli dei.

9) complottisti. Sempre divertenti, già li avevo appuntati in altre bubberie ma ci sono anche in questa. Sono quelli che il sole è un inciucio dei costruttori di pannelli, dall'ecologia ci guadagnano i soliti, ecc. Qualche punto lo dicono anche giusto ma sempre in un complesso bubbo e una confusione mentale totale. Chissà poi che ci sarà sotto e chi li paga?

10) i poveri. Non sono tanti e non sono popolari da una parte, ma dall'altra lo sono. Sono quelli che dicono che prima gli uni hanno inquinato e ora tirano fuori la balla dell'ecologia per impedire agli altri di svilupparsi. Effettivamente il discorso è un po' sottosviluppato...

Indefinitiva mille sono i bubbi e mille le loro posizioni, però sono tutte unite dal solido obiettivo di far trionfare la bubbità in questo mondo, o in quello che ne resta.

Troppo bubbo!