02 ottobre 2008

La causa di tutto
Ogni volta che sento spiegazioni sul crollo il bubbo parte con il castello cartaceo che è stato costruito sul prestare soldi ai poveracci di seconda qualità.

Ieri ho sentito uno che andava un passo prima cioè perché le banche, notoriamente molto attente al sociale ben oltre quello che fanno con le fondazioni salva-imposte crea-amicizie, hanno prestato soldi ai poveracci.

Il bubbo faceva risalire la cosa ad una legge che imponeva di avere dati sui prestiti divisi per casta e razza. A quel punto le banche erano obbligate a prestare ai poveracci equamente divisi per razza altrimenti gli uni avrebbero ricorso perché c'erano preferenze discriminatorie razzistiche.

Pensavo che fosse come nel mobile, il mercato si estende verso le caste meno affluenti ed influenti quando c'è una saturazione tale che è finito lo spazio sulla slide per gli azionisti. Così credevo che, saturi di soldi dati ai ricchi, le banche fossero andate a cercare i poveri pur di alzare il numero dei contratti al mese su cui si calcolano le provvigioni.

Vediamo se sarà confermato dagli acuti analisti del passato, in ogni caso mi pare che la spiegazione abbia elementi di bubbità che la rendono, se non vera, credibile.

Troppo bubbo!