29 giugno 2008

Tecno inutilità
Così come spesso si dimostra che il cellulare non serve, perché non trovi il numero - sei senza credito - la batteria è scarica eppoi appena esci di casa incontri la persona che volevi parlare di persona... oggi voglio dimostrare che la radio non serve.

Questa sera c'è la solita corsa di mutandati che, se dura fino a quando si possono aprire le finestre perché fa più fresco, credo che si potrà ascoltare senza diodi e transistori.

Vabbé arriveranno solo gli uhh, ahh, ihh e altri suoni tipici del bubbo pallonaro medio, ma non è che con una supereterodina a tripla conversione si udirebbe qualcosa di molto più sensato.

L'unico difetto è, come al solito, il tivù digitale. Anche tra le tapas il governo si è sentito in dovere di convincere che il tivù digitale è una bella bubberia, che è il futuro, che è democratic-europe*, ecc. Solo che, bello bello, il digitale arriva magari grande ma dopo un 4-5 secondi. Anni di rinvii e mancano ancora 4-5 secondi! Così alcuni analogici inneggiano al mutandato trionfante quando gli altri hanno appreso solo dalla finestra aperta che succederà qualcosa che non hanno ancora digitalmente visto.

Tant'affanno per il digitale eppoi le informazioni arrivano prima dalla finestra aperta. Il trionfo del piccì.

Troppo bubbo!