27 giugno 2008

Scontato, bubbo
Per diversi anni ho risparmiato sull'abbonamento ad una rivista cercando il link alla pagina con lo sconto maggiore eppoi rinnovando da quella pagina. Ora il sito è più """evoluto""" e per risparmiare invio le cartoline cartacee che danno sconti più alti di quello elettroweb.

Un due anni fa avevo mandato una mail di insulti ad una nota editrice di guide di viaggio dato che una di queste era stata scritta da delle bubbe trooopppo 'mericane per capire qualcosa di quello che vedevano epper non farsi fregare alla grande dai soliti artisti della inculazi* turistorum (mangiati una bella paeglia ultrasurgelata in montagna, ché è muy buena). Inoltre in diversi posti non erano state e avevano rimediato ricopiando delle brosciur scalcagnate aggiungendo aggettivi a sproposito. Questo è sempre un buon indice di bubbità dell'autore di guide di viaggio che, tanto meno ci va, tanto più mette alcuni tipici aggettivi codapaglieschi.

Nella mia mail di insulti avevo accuratamente evitato di dare info utili a migliorare la guida in modo puntuale, dato che mi piace collaborare aggratis quando il prodotto che ricevo è ugualmente aggratis, non quando costa almeno 20 € che servono a pagare la discoteca delle bubbe che non si fanno un buon giro nei posti che decrivono.

Così, da bubbo a bubbo, avevo subito ricevuto una mail (automatica?) di ringraziamenti e un codice sconto per i prossimi acquisti sul sito.

Bubbità delle bubberie, il codice sconto ha funzionato un paio d'anni dopo e le guide, di altri autori, non sono così ignobili.

Lo sconto è un'arma markettara potente, niente di più bubbo che usarla malamente.

Troppo bubbo!