08 giugno 2008

La sofferenza del grande autore
Anche per un autore come il Bubboni, che pubblicherà ben quattro best-sellers una volta che inizi a scriverli, ci sono momenti di ripensamento nella sua carriera di grande scrittore.

In questi giorni nella capitale delle tapas si tiene la "Feria del Libro Bubbo" che consiste in un 400 casettine di metallo messe lungo un vialone di un parco centrico. In ogni casettina ci sono libri in vendita (sconti dal 5 al 15%, grossomodo), tre bubbi inpiedi e uno seduto. Da molte casettine, nei fine settimana, si diparte una coda compatta di bubbi con o senza libro in mano. E qui nasce il problema.

I bubbi librati sono lì perché il bubbo seduto scriva *a mano* qualcosa sotto il titolo del libro, cosiddetta dedica. Uno va, dice come si chiama e il bubbo pio scrive "A Tizia che è tanto simpatica" e via. E' faticoso perché il bubbo deve scrivere a mano, però non è che la Feria duri per sempre, insomma per un autore come il Bubboni con penna gel si potrebbe anche fare.

Ma il problema è chi compra un libro che si intitola, come il primo best seller, "Io Bubbo"? Ovvio, un bubbo e qui viene il problema. I bubbi hanno nomi bubbi, parlano come bubbi e vogliono dediche bubbe.

Scena:
BB "Come ti chiami"
Bubbo lettore "umnnf"
BB "Come?"
Bubbo lettore "umnswefg"
BB "Scrivilo qui"
Bubbo lettore scrive "$&-$@&*£"
BB "Non si capisce nulla!"
Bubbo lettore "undfafw"
BB "Ma sei bubbo?"
Bubbo lettore "urdvxa"
BB "Ahh, allora scrivo "Al bubbo più bubbo che c'è. Troppo bubbo! (firma autografa del Bubboni)."
Bubbo lettore "unsffdd"
BB "¡Adelante il prossimo!"

Sì, essendo bubbi sono contentissimi della dedica bubba ma è sempre una fatica parlare con i bubbi.

Troppo bubbo!