20 giugno 2008

Armi improprie
C'è poco da essere contenti perché lo stupro è stato classificato dalla tale organizzazione come "arma di guerra". E' vero che si inizia a riconoscere il ruolo dei civili nelle guerre moderne (ruolo di segnaposto o marca-territorio più che altro) ma le conseguenze non saranno certo positive o speranzose.

Il Bubboni ha più volte sostenuto che l'idea di tenere a tutti costi i civili nella loro casetta natia è solo parte di una strategia bellica che non va appoggiata. In caso di conflitto armato i civili e i "disertori" devono avere il diritto di scappare, magari senza sbattare il naso contro un muro europe* fresco fresco di cemento.

Adesso tre cose mancano:
- una riflessione sul fatto che non è bello che nelle zone di combattimento la natalità sia alta, appunto per tirare fuori nuovi combattenti e rimpiazzare quelli morti;
- qualche indicazione sul fatto che neppure uccidere i civili è una bella cosa, violentati o no che siano;
- qualche richiamo contro i puttanai nelle zone di guerra o di "missione di pace". Le solite mafie gestiscono il traffico di esseri umani necessario, le nazioni democratiche pagano il conto, i soldati si sentono come a casa. Beh, è una schifezza e andrebbe evitata.

Troppo bubbo!